Eventi - 16 dicembre 2025, 09:02

A Ferrere si inaugura "La via dei presepi 2025-26": appuntamento per venerdì 26 dicembre

Un percorso tra le colline e le frazioni che si conclude con l'Epifania. Quest'anno un itinerario rinnovato per riscoprire i personaggi della Natività

Sarà venerdì 26 dicembre il giorno in cui Ferrere svelerà nuovamente la sua anima più profonda e artistica, inaugurando ufficialmente “La via dei presepi 2025-26”. Il taglio del nastro è fissato per le 14 presso l'Angolo dei Barbutun, punto di partenza e ingresso simbolico a tutta la manifestazione.

Le porte delle chiesette disseminate sulle colline si apriranno per accogliere i visitatori subito dopo l'inaugurazione e nei giorni successivi: si potrà percorrere l'itinerario il 26, 27 e 28 dicembre, per poi proseguire con il nuovo anno nei giorni 1, 3 e 4 gennaio. L'orario di visita sarà sempre dalle 14.30 alle 18.

Una tradizione nata nel 1999

Dal lontano 1999 i residenti delle diverse frazioni lavorano incessantemente per mantenere viva questa consuetudine. Ogni anno si lavora in gruppo, unendo idee e materiali, perché “il trovarsi per collaborare e costruire insieme è un valore aggiunto”. Ogni gruppo di presepisti ha un proprio stile unico di ambientare la nascita di Gesù, cercando di trasmettere un messaggio preciso attraverso la cura dell'allestimento e l'accoglienza riservata a chi arriva.

Quest'anno la manifestazione ha voluto andare oltre la semplice estetica. La riflessione condivisa dai gruppi è nata da una domanda essenziale: in questo percorso il Bambino Gesù riusciamo a incontrarlo veramente? L'intento, dunque, non è stato solo rinnovare le scenografie per suscitare curiosità, ma “favorire riflessioni nuove che possano nutrire la nostra vita interiore”.

Il visitatore sarà guidato in un cammino specifico: in ogni rappresentazione verrà messo in risalto uno dei personaggi tipici del presepe, creando un filo conduttore che porterà fino all'incontro con Gesù nella chiesa parrocchiale. Un modo diverso, insomma, per “avere la possibilità di rinnovarci e di crescere interiormente” attraverso la bellezza della tradizione.

Redazione