Sanità - 16 dicembre 2025, 11:07

Due anni di "Fratelli Tutti": l'ambulatorio gratuito di Asti traccia un bilancio ricco di numeri

93 volontari, 300 pazienti in carico, 1000 prestazioni odontoiatriche e 33 nazionalità accolte: i risultati di una realtà sanitaria solidale che fa rete sul territorio

Il cardinal Zuppi inaugura Fratelli Tutti (Merphefoto)

A due anni esatti dall’inaugurazione alla presenza del cardinale Matteo Maria Zuppi, l’Ambulatorio di cure gratuite “Fratelli Tutti” fa un bilancio dettagliato della sua attività, confermandosi come un servizio concreto e sempre più necessario per la comunità. Fondato interamente sul volontariato, l’ambulatorio può contare su 93 volontari tra medici, infermieri, farmacisti, operatori sociosanitari e amministrativi.

Organizzazione e accesso ai servizi

La segreteria è attiva in via Giobert 56 dal lunedì al venerdì, dalle 9.00 alle 11.00 e dalle 15.30 alle 17.30. Il martedì e mercoledì mattina, dalle 9.00 alle 11.00, sono sempre presenti personale di accoglienza, infermiere e medico, per accogliere sia utenti prenotati sia persone senza appuntamento. Il martedì è dedicato all’iniziativa “I martedì del cuore”, con un’équipe fissa che effettua screening di prevenzione cardiaca, misurando pressione arteriosa, frequenza cardiaca, saturazione dell’ossigeno, glicemia ed eseguendo elettrocardiogramma.

L’offerta specialistica si è arricchita: oltre alle 22 specialità mediche già operative, da gennaio 2025, grazie a una donazione, si eseguono Ecografie addominali, Ecocardiografie ed Ecodoppler arti superiori e inferiori. Per accedere è necessario un ISEE non superiore a 9.000 euro per visite, farmaci e cure dentarie, soglia innalzata a 12.000 euro per le sole visite specialistiche e gli occhiali.

I dati degli utenti: un crocevia di storie e provenienze

Attualmente i pazienti in carico sono 300. Il 53% è di nazionalità italiana, con una prevalenza, in termini assoluti, di richieste da parte degli uomini. Gli altri assistiti provengono da 33 nazioni differenti: Albania, Marocco, Nigeria, Ucraina, Argentina, Armenia, Bangladesh, Belgio, Bosnia ed Erzegovina, Brasile, Bulgaria, Camerun, Cile, Costa d’Avorio, Egitto, Eritrea, Estonia, Francia, Gambia, Germania, Ghana, Guinea, Macedonia, Moldavia, Pakistan, Perù, Romania, Senegal, Sudan, Tunisia, Turchia, Ungheria e Venezuela.

La maggior parte degli utenti (il 65%) giunge su segnalazione dei centri Caritas, in particolare dal Centro di Ascolto Diocesano e dai CDA di San Pietro, San Domenico, N.S. di Lourdes, San Secondo, Santa Caterina e Sacro Cuore ad Asti, e da Villafranca e Villanova d’Asti per il territorio. Il 4% arriva tramite Migrantes e l’1,2% dalla San Vincenzo de Paoli del Don Bosco. Il restante 29,8% è indirizzato dai Servizi Sociali del Comune, dal Dormitorio astigiano, dal Centro assistenziale di Prossimità (Cap) di via Monti o tramite accesso diretto.

Le prestazioni sanitarie: odontoiatria e oculistica in testa

Le richieste più numerose riguardano l’odontoiatria, con oltre 1000 prestazioni erogate, che spaziano da visite e igiene orale a otturazioni, estrazioni chirurgiche, terapie canalari e protesi. Da primavera 2025, un finanziamento della Fondazione Cassa di Risparmio di Asti ha attivato le cure ortodontiche pediatriche per minori in condizioni di disagio. In campo oculistico sono state effettuate 152 prestazioni, dal controllo del visus alla prescrizione di lenti, con la fornitura di occhiali completi grazie alla convenzione con i Lions Club Storici, Artisti e Presepisti.

L’offerta comprende inoltre: medicina generale, chirurgia, dermatologia, ortopedia, psichiatria, cardiologia, pneumologia, terapia antalgica, endocrinologia, neurologia, dietologia, gastroenterologia, malattie infettive, urologia, pediatria ed ecografie.

Le risorse economiche: un finanziamento plurimo e trasparente

Per il 2025, la Diocesi ha destinato 20.000 euro dai fondi 8xmille e dalla raccolta diocesana dell’Avvento 2024. La Caritas diocesana ha erogato, con fondi 8xmille CEI, ulteriori 10.000 euro per farmaci e protesi dentarie mobili per adulti. La Fondazione Cassa di Risparmio di Asti ha stanziato 30.000 euro per il progetto biennale di ortodonzia pediatrica. Queste risorse coprono l’acquisto di materiale sanitario monouso, farmaci (compresi quelli di classe C non mutuabili), protesi dentarie, servizi essenziali come lo smaltimento rifiuti speciali, le pulizie e le coperture assicurative obbligatorie.


 

Redazione