Cronaca - 18 dicembre 2025, 10:12

"Un fiore spezzato": Montegrosso si ferma per Matilde, donati i suoi organi

La sindaca Masino: "C'è profondo sgomento, in molti l'abbiamo vista nascere e crescere". Le indagini si starebbero focalizzando su una folle gara di velocità tra 'supercar'

Matilde Baldi

Montegrosso è da giorni un paese sospeso nel dolore, in attesa di poter salutare per l'ultima volta il loro bellissimo "fiore spezzato". Ovvero Matilde Baldi, la studentessa ventenne di Economia e Commercio deceduta martedì all'ospedale di Alessandria, dove era stata ricoverata in condizioni disperate in seguito ad un terribile schianto avvenuto lo scorso giovedì sul trato revigliaschede dell'Asti-Cuneo. 

Contrariamente alle voci circolate nelle ultime ore anche su alcuni organi di stampa, che ipotizzavano le esequie nella giornata di domani, la data dei funerali non è ancora stata fissata. A confermarlo è Monica Masino, sindaco di Montegrosso, che in queste ore drammatiche è rimasta costantemente al fianco della famiglia. "No, i funerali non saranno domani", spiega la prima cittadina, chiarendo che sono sorti "problemi per i documenti" da Alessandria che stanno rallentando l'iter burocratico. Bisognerà dunque attendere ancora per stringersi attorno ai genitori, al fratello Lorenzo Baldi – noto educatore scolastico – e al fidanzato Francesco, calciatore in forza allo Spartak San Damiano. Nel frattempo, i familiari hanno compiuto un ultimo, straziante atto di generosità: "Hanno fatto l'ultimo gesto d'amore, donando gli organi", riferisce la sindaca con commozione.

Il dolore composto di una comunità

Ciò che colpisce maggiormente, nelle parole di chi ha potuto salutare la ragazza un'ultima volta, è l'assenza di segni visibili della tragedia sul suo corpo, un dettaglio che rende la sua morte ancora più difficile da accettare razionalmente. "E' bellissima com'era in vita, non ha un livido, non ha un graffio. Sembra che dorma", ci ha spiegato il sindaco. Condizione riconducibile al fatto che, stando agli accertamenti medici, le lesioni interne che ne hanno determinato il gravissimo stato in cui è giunta ad Alessandria si sono sommate a un violentissimo colpo di frusta conseguente il tamponamento della Fiat 500 su cui viaggiava con la madre da parte di una potente Porsche 911 GT3. Pur non lasciandole scampo, l'hanno lasciata esteriormente intatta.

Diversa e paradossale la sorte della madre. La donna, sopravvissuta allo schianto, porta sul viso i segni evidenti della violenza dell'urto: "E' piena di lividi sul viso, ha il setto nasale rotto e uno zigomo fratturato", ha aggiunto la sindaca. Probabilmente nelle prossime ore, e naturalmente con tutta la cautela che una vicenda simile richiede, la donna verrà nuovamente sentita dagli agenti della polizia stradale di Bra per cercare di ricostruire la dinamida del sinistro, anche se lei ricorda di non avere avuto materialmente il tempo per rendersi conto di ciò che stava accadendo. Stando a fonti vicine alla famiglia, l'utilitaria viaggiava nella corsia di destra, nei limiti previsti su quel tratto, quando all'improvviso hanno sentito un grande colpo. 

Un paese sotto shock

Il lutto cittadino sarà proclamato non appena ci sarà una data certa per le esequie, ma il cordoglio è già tangibile in ogni angolo di Montegrosso, dove la famiglia Baldi è storicamente radicata e molto conosciuta. "C'è sgomento totale. È una tragedia immensa per chi Matilda l'ha praticamente vista nascere e crescere, questo splendido fiore aveva mille progetti tutti stroncati così, all'improvviso", commenta la sindaca, facendosi portavoce di un sentimento comune che unisce amici, conoscenti e i colleghi della Caffetteria Vergnano del Nuovo Borgo, dove la giovane lavorava per contribuire a pagarsi gli studi. "È finito tutto come un fiammifero", conclude amaramente Masino.

Le indagini e il fascicolo per omicidio stradale

Ricordiamo che la tragedia si era consumata la sera di giovedì 11 dicembre sul tratto autostradale che attraversa Revigliasco d'Asti. Dove l'auto su cui viaggiavano madre e figlia è stata violentemente tamponata da una Porsche 911 GT3 con targa tedesca. 

Per quanto concerne le indagini - che, a seguito del decesso, hanno visto la Procura di Asti aprire un fascicolo d'indagine per omicidio stradale -, anche se sulla vicenda gli inquirenti mantengono in massimo riserbo, si rafforza sempre più l'ipotesi che gli agenti della polstrada braidese stiano cercando di accertare la presenza di una seconda auto di grossa cilindrata, che potrebbe essere stata impegnata in una folle 'gara' con la Porsche coinvolta nel sinistro.

Al netto di questi aspetti, permane soprattutto il dolore per una giovane vita spezzata che, nonostante la corsa disperata all'ospedale di Alessandria e quasi una settimana di lotta nel reparto di Rianimazione, si è interrotta troppo presto. Resta ora l'attesa per il nulla osta che permetterà alla comunità di dare l'ultimo saluto a Matilde.