Regione - 23 dicembre 2025, 15:55

Piemonte, al via la priorità “STEP” per competenze, innovazione e autonomia produttiva

La riprogrammazione del Programma FSE+ 2021–2027 concentra 1,3 miliardi di euro su formazione, ITS e università, rafforzando capitale umano e competitività delle filiere regionali

Elena Chiorino e Alberto Cirio

In Piemonte arriva la nuova priorità “STEP” per sostenere le tecnologie strategiche e l’autonomia produttiva della regione, attraverso maggiori investimenti su università, ITS e formazione professionale.

La Regione Piemonte ha dato il via libera alla riprogrammazione del Programma Regionale FSE+ 2021–2027, il principale strumento dell’Unione europea per investire nelle persone e dare concreta attuazione al pilastro europeo dei diritti sociali, ribadendo una linea politica netta: puntare su competenze, occupazione e capitale umano come fattori strategici per rafforzare crescita economica e competitività del territorio.

“Con questa riprogrammazione, per la quale ringraziamo l’autorità di gestione e tutti gli uffici che hanno lavorato a questo risultato, la Regione Piemonte compie una scelta politica netta e responsabile: accelerare l’attuazione delle politiche, mettere a terra le risorse in modo efficace e tutelare gli interventi sociali, senza disperdere fondi e senza rinviare risposte che cittadini, imprese e territori attendono. Abbiamo deciso di rafforzare un modello di sviluppo che mette al centro il lavoro qualificato, la formazione di qualità, il merito e l’innovazione, nella consapevolezza che solo investendo sulle competenze si costruisce una Nazione competitiva, coesa e capace di affrontare le grandi transizioni economiche, tecnologiche e produttive in atto” dichiarano Alberto Cirio ed Elena Chiorino, presidente e vicepresidente della Regione Piemonte.

La revisione del Programma, che conferma una dotazione complessiva di 1,3 miliardi di euro, è stata approvata l’11 dicembre dal Comitato di Sorveglianza e condivisa con la Direzione Generale Employment della Commissione europea. Una modifica che permette di rafforzare i prefinanziamenti, estendere di un anno l’ammissibilità delle spese e contenere il rischio di disimpegno dei fondi europei.

Inoltre, elemento fondamentale della riprogrammazione è l’introduzione della nuova Priorità STEP, una scelta che rafforza l’autonomia strategica del Piemonte e la competitività delle sue filiere produttive, anche in sinergia con la recente modifica del Programma FESR (Fondo europeo di sviluppo regionale).

La riprogrammazione andrà a concentrare le risorse sul potenziamento delle competenze maggiormente richieste dal tessuto produttivo piemontese, in particolare: competenze tecnico-specialistiche legate a ricerca, innovazione e trasferimento tecnologico, promuovendo un dialogo strutturato tra imprese e università; e figure tecniche qualificate di livello intermedio, riconoscendo il ruolo strategico degli ITS, sempre più determinanti nel rispondere ai bisogni delle imprese, rafforzando alcuni pilastri del sistema regionale: borse di studio universitarie, con risorse portate a 108,7 milioni di euro; ITS Academy (stanziamenti incrementati a 76,7 milioni di euro); Istruzione e Formazione Professionale (IeFP): risorse complessive pari a 298,7 milioni di euro. Sono inoltre garantiti: 219 milioni di euro per le annualità 2026-2027-2028 destinati alle misure post Programma GOL (servizi al lavoro e formazione per disoccupati); la continuità del finanziamento delle Accademie di Filiera.

“È una visione chiara e coerente: governare il cambiamento, non subirlo. Accompagnare le persone, non lasciarle sole. Creare opportunità concrete, non assistenzialismo. Le politiche del lavoro e della formazione non sono una voce di bilancio, ma una leva strategica per garantire crescita, dignità e futuro. Il Piemonte sceglie di essere protagonista, puntando su capitale umano, responsabilità istituzionale e concretezza. Perché il futuro non si improvvisa: si costruisce investendo sulle competenze, valorizzando il talento e garantendo che nessuno venga lasciato indietro” concludono Cirio e Chiorino, sottolineando l’obiettivo di accompagnare le persone verso una reale ricollocazione nel mercato del lavoro piemontese, anche nella fase post-PNRR, e ridurre il disequilibrio tra domanda e offerta di lavoro.

Redazione