La sera della vigilia di Natale, Asti ha vissuto un momento di profonda unione tra fede e senso civico. Nella caserma dei Vigili del Fuoco si è rinnovato un appuntamento ormai imprescindibile: la tradizionale Messa di Natale, un evento che celebra non solo la spiritualità della festa, ma anche lo spirito di servizio che lega indissolubilmente i pompieri e le Penne Nere al territorio.
La funzione, iniziata alle 21.30, è stata organizzata congiuntamente dal Comando dei Vigili del Fuoco e dalla Sezione ANA di Asti. A officiare il rito è stato don Enrico, della parrocchia di San Domenico Savio, supportato dall'atmosfera solenne creata dal coro parrocchiale di San Luigi di San Damiano d’Asti. La cerimonia si è svolta in un clima di festa e riflessione collettiva, unendo in preghiera chi quotidianamente dedica la propria vita alla sicurezza dei cittadini.
Folta la rappresentanza istituzionale presente alla liturgia. Tra i banchi, a testimoniare la vicinanza delle istituzioni, erano presenti il presidente della Provincia e sindaco di Asti Maurizio Rasero, la vice sindaco Stefania Morra e l’assessore alla Cultura Paride Candelaresi. Accanto a loro, i vertici delle due associazioni organizzatrici e una nutrita delegazione degli Alpini della Protezione Civile Ana Asti, guidati dal coordinatore Ferdinando Beltramo.
La celebrazione di quest'anno ha assunto un tono particolarmente toccante per la Sezione Ana astigiana. Si è trattato, infatti, dell'ultima messa di Natale presieduta da Fabrizio Pighin, il cui mandato come presidente terminerà il prossimo 15 marzo. In un momento di sincera emozione, Pighin ha voluto esprimere la sua gratitudine: "ringrazio tutti i volontari che hanno lavorato al mio fianco", ha affermato con la voce rotta dalla commozione, sottolineando il valore del lavoro di squadra svolto in questi anni.
Uno dei momenti più simbolici della serata è stato affidato a Maurizio Rasero. Nella duplice veste di alpino e di rappresentante delle istituzioni, indossando la fascia da presidente della Provincia, ha dato lettura della Preghiera dell’Alpino, ribadendo quei valori di sacrificio e comunità che animano giornalmente l'operato sia degli Alpini che dei Vigili del Fuoco.
Al termine della funzione religiosa, il cerimoniale ha lasciato spazio alla convivialità, confermando una tradizione trentennale. Gli Alpini hanno distribuito panettoni e vin brulé a tutti i partecipanti, chiudendo la serata con un gesto semplice ma carico di calore umano, perfetto per augurare buon Natale alle famiglie e ai cittadini intervenuti.