Asti - 28 dicembre 2025, 19:00

Tra sfide amministrative e cronaca: i primi novanta giorni del 2025 nell'Astigiano

Ripercorriamo insieme le principali notizie del primo trimestre dell'anno che si sta per chiudere

Un immagine-simbolo per ciascun mese: pietre d'inciampo per gennaio, la bilancia della Giustizia per febbraio e vite spezzate sulla strada per marzo

Il primo trimestre del 2025 ha delineato per l'Astigiano un quadro complesso, in cui la vivacità delle iniziative culturali e le manovre politiche si sono intrecciate con episodi di cronaca che hanno profondamente colpito la sensibilità della cittadinanza.

Gennaio: tra memoria storica e nuovi assetti politici

L'anno è iniziato all'insegna della grande tradizione musicale. Il primo gennaio il Teatro Alfieri ha ospitato il sedicesimo Concerto di Capodanno dell'Orchestra Sinfonica di Asti, un appuntamento che ha registrato il tutto esaurito confermando il desiderio di ripartenza culturale. Sempre nel corso del mese, lo Spazio Kor ha inaugurato la stagione "Lingua di mezzo", puntando su un teatro inclusivo e accessibile. 

Tuttavia, il mese è stato presto segnato anche dal lutto. A Montafia si sono svolti i funerali di Elio Appiano, deceduto in seguito a un drammatico incidente durante l'abbattimento di un albero, un episodio che ha riacceso il dibattito sulla sicurezza negli infortuni boschivi. Pochi giorni dopo, il 7 gennaio, la strada provinciale a Portacomaro, in località Poggio, è stata teatro di un altro tragico scontro: un uomo di 80 anni ha perso la vita a causa di un malore improvviso che ha portato la sua vettura a prendere fuoco. In questo contesto difficile, è emersa la professionalità delle forze dell'ordine, capaci di soccorrere e riportare a casa un anziano che si era smarrito nel centro cittadino.

Sul piano amministrativo, il sindaco Maurizio Rasero ha operato un rimpasto della giunta per coprire il vuoto lasciato dalla revoca dell'incarico a Mario Bovino. In questo nuovo scenario, Marco Galvagno ha ricevuto la promozione ad assessore, mentre il vicesindaco Stefania Morra ha assunto la delega al Bilancio e Loretta Bologna quella al Commercio. Da non trascurare che l'opposizione non ha risparmiato critiche sulla gestione della viabilità, chiedendo risposte concrete per i problemi del traffico urbano. 

Innvece sul fronte della sostenibilità, la Provincia ha mosso un passo storico costituendo la Comunità Energetica Rinnovabile. Il mese si è concluso con l'emozionante posa di venti pietre d'inciampo per onorare le vittime della Shoah: alla cerimonia è intervenuto Piero Luzzati, giunto da Roma per ricordare Estella Luzzati, Italo Foà e il piccolo Guido Foà, sottolineando come "il ricordo debba diventare un risarcimento morale per le vite spezzate",

Febbraio: l'omaggio di Sanremo a Cotto, sentenze e infrastrutture in attesa

Febbraio ha visto Asti protagonista fuori dai propri confini grazie a Casa Sanremo, la cui inaugurazione è stata dedicata alla memoria di Massimo Cotto, giornalista e scrittore astigiano che ha lasciato un vuoto incolmabile nel panorama culturale italiano. Il legame con la kermesse canora è stato vissuto intensamente anche in città il 15 febbraio, quando la Sala Pastrone, su iniziativa dell'assessore Paride Candelaresi e di Riccardo Costa, ha aperto le porte per seguire la finale del Festival in un clima di festa collettiva. 

La cronaca ha però riportato l'attenzione sulla fragilità sociale il 19 febbraio, con un incendio in una palazzina abbandonata di via Gancia causato da alcuni occupanti abusivi. Ancora più drammatico è stato l'incidente a Sessant del 21 febbraio, dove Moni Ilir, un impresario edile di 44 anni, è rimasto vittima di un investimento stradale su un tratto di statale considerato da tempo pericoloso.

In ambito legale e politico, il sindaco ha ribadito la correttezza del proprio operato nella vicenda che lo ha visto contrapposto a Mario Bovino, citando una decisione del giudice chiamato a esprimersi sulla vicenda, che ha escluso presunti indottrinamenti politici. Nello stesso periodo, un giudice di pace ha emesso una sentenza significativa, annullando una sanzione di 400 euro a un automobilista, poiché l'autovelox che aveva riscontrato la violazione contestata non è risultato correttamente omologato. 

Il mese si è chiuso con alcune incertezze strutturali: da un lato la conferma che il 750esimo anniversario del primo Palio di Asti non sarà celebrato con un Palio Straordinario per concentrare le energie sulla corsa di settembre, dall'altro la preoccupazione per il blocco dei fondi regionali destinati a Palazzo Ottolenghi, situazione che ha comportato uno slittamento dei lavori per il completamento del progetto legato al polo culturale del vino.

Marzo: l'impegno civile e la tragedia di Quarto

Marzo è stato un mese di grandi contrasti emotivi, segnato dall'evento più grave del trimestre: il 19 marzo, un terribile incidente a Quarto ha causato la morte di Manuela Pagano e del figlio Eric Boccia. L'intera cittadinanza di Portacomaro Stazione si è stretta attorno alla famiglia, colpita da una perdita così violenta e improvvisa. Pochi giorni prima, a San Damiano d'Asti, la morte di un giovane di 29 anni aveva già scosso la provincia, portando l'autorità giudiziaria a disporre l'autopsia per chiarire le cause del decesso. In questo clima di dolore si è inserito uno spiraglio di speranza quando una ragazzina 12enne, precipitata da un balcone dell'appartamento in cui vive con la famiglia, ha fatto ritorno a casa dopo alcune settimane di ricovero.

Sul fronte civile, il 21 marzo Asti ha risposto presente all'appello di Libera per ricordare le vittime innocenti delle mafie nel corso di un appuntamento pubblico in piazza San Secondo, un momento di riflessione condiviso da centinaia di cittadini. La cultura ha offerto altri spunti di rilievo con la proiezione del cortometraggio "Vita Nova" di Gianni Miroglio al Teatro Alfieri e il concerto di Andrea Bertino e Matteo Decarolis nella spendida Abbazia di Vezzolano. 

Tuttavia, la fine del mese ha riportato a galla tensioni sociali e politiche: un'aggressione subita da una guardia giurata al Pronto Soccorso ha riaperto il tema della sicurezza negli ospedali, mentre il gruppo Uniti si può, rappresentato da Vittoria Briccarello e Mauro Bosia, ha lanciato un duro attacco frontale all'amministrazione. "Se il sindaco ha deciso di uccidere il commercio ad Asti, lo dica chiaramente", è stata la forte critica mossa nei confronti della giunta, accusata di non avere una visione strategica per il centro storico e le sue attività produttive.

Redazione


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