Quando gli anniversari diventano incredibili coincidenze, nascono storie che uniscono continenti. È il caso dell'incontro avvenuto a Castelletto Merli, presso l'Azienda Agricola Olivetta, dove il 2025 ha portato il ricongiungimento di due rami di una famiglia monferrina divisa dall'emigrazione esattamente un secolo fa.
Il viaggio del 1925 e il ritorno del 2025
La storia affonda le radici nel 1925, quando Luigi Olivetta, nato a Castelletto Merli nel 1887, partì dal paese natio imbarcandosi sulla nave Ormuz con destinazione Brisbane, in Australia. A raggiungerlo poco dopo fu la moglie Pierina Bonzano, originaria di Serralunga di Crea, con i figli neonati Bruno e Ugo. La famiglia si stabilì nell'Elaroo District del Queensland, dove la loro discendenza vive ancora oggi.
Proprio a cento anni da quella partenza, la nipote Rhonda, insieme al marito Bruce, ha fatto visita alle terre d'origine, riallacciando i rapporti con i parenti rimasti in Monferrato. Una coincidenza significativa ha accompagnato l'incontro: Rhonda ha conosciuto Luigi Olivetta, il cugino che porta lo stesso nome del nonno emigrato e che, in Italia, ha continuato l'attività vitivinicola di famiglia, oggi portata avanti dal figlio Marco con la moglie Elisabetta.
Scambio di memorie e promesse per il futuro
Rhonda non è arrivata a mani vuote, ma ha portato con sé una pubblicazione realizzata dalla sua famiglia che raccoglie le memorie del ramo australiano, dedicata alla loro attività agricola incentrata sulla canna da zucchero. Per i visitatori è stata l'occasione di scoprire i vini di cui tanto si parlava in famiglia, a cominciare dalla Barbera, durante un aperitivo monferrino.
L'incontro è avvenuto nei nuovi locali di vendita e degustazione che l'Azienda Olivetta ha inaugurato proprio nel 2025, aggiungendosi agli spazi già esistenti di cantina, ricettività turistica e visite guidate. Tra i racconti sulle tradizioni culinarie tramandate anche in Australia – primi fra tutti gli agnolotti, piatto festivo della famiglia – è emersa la promessa di mantenere vivi i rapporti tra i due rami, uniti di nuovo dopo un secolo di distanza.