Attualità - 22 novembre 2018, 17:56

Anche il centro antiviolenza "L'Orecchio di Venere" in prima linea in occasione del 25 novembre

Per contrastare la violenza sulle donne il Centro metterà a disposizione due borse lavoro e cinquanta "pieghe sospese"

Lo staff del Centro durante la presentazione del progetto

Lo staff del Centro durante la presentazione del progetto

Anche il Centro Antiviolenza Provinciale “L’Orecchio di Venere” di Asti in prima linea in occasione del 25 novembre, giornata internazionale contro la violenza sulle donne. È stato presentato oggi in conferenza stampa il programma del Centro, che, dal 2009, si batte per l’eliminazione della violenza sulle donne nonché per la sua prevenzione.“Siamo nati per questo; non facciamo anche questo. Dopo nove anni di attività abbiamo deciso di non fare più convegni specialistici, ai quali partecipavano solo gli addetti ai lavori. Vogliamo dare un esempio ancor più concreto e fruibile”, ha dichiarato Elisa Chechile, coordinatrice del Centro.

Pertanto, dalla prossima settimana il Centro metterà a disposizione due borse lavoro- tirocinio di tre mesi, traducibile in apprendistato- per due donne vittime di violenza, presso il maglificio “Blitz” di Maria Santalucia e Franco Gligora. Le borse lavoro hanno come obiettivo primario quello di fronteggiare la violenza economica: un senso di dipendenza morbosa che molte donne sviluppano per i loro mariti, senza i quali- a loro dire- non riuscirebbero ad avere una sicurezza economica. La donna ha così la possibilità di divenire indipendente e autonoma, anche a livello economico.

Seconda importante iniziativa pensata dal Centro la “Piega Sospesa”. Dal 25 novembre fino a Natale cinquanta parrucchieri di Asti e provincia diventeranno delle vere sentinelle, informando le loro clienti circa la violenza domestica e l’importanza di rivolgersi agli esperti per contrastare il problema. Nello specifico, ogni salone aderente al progetto riceverà un buono piega del valore di venti euro- offerto dal Centro- e deciderà a chi donarlo. Inoltre, in ogni salone ci sarà un contenitore all’interno del quale si potrà riporre un’offerta libera, per sostenere concretamente l’iniziativa. “I parrucchieri non diventano persone che ascoltano: per questo ci siamo noi. Ci aiutano a segnalare alle donne l’importanza di chiedere aiuto. Chi viene da noi ha già fatto un grande passo: ha capito che quello che sta vivendo non è normale”, ha continuato Elisa Chechile. Da Gennaio, inoltre, il CNA di Asti organizzerà serate informative sulla prevenzione della violenza sulle donne.

Il Centro “L’Orecchio di Venere” offre un servizio 24h su 24 per segnalare emergenze. Inoltre, è disponibile per accoglienza, ascolto, orientamento, sostegno psicologico, consulenza legale e sanitaria. Ogni servizio è completamente gratuito e si avvale della professionalità di psicologi, counselor, avvocati e medici.

Nonostante l’apertura di numerosi Centri Antiviolenza in tutta Italia, i dati continuano a essere allarmanti: nel periodo compreso fra gennaio e agosto 2018 sono stati registrati 94 femminicidi e più di 8400 casi di stalking. La violenza sulle donne, inoltre, porta con sé un elevato danno economico. La vittima si trova a spendere circa il 16% del suo budget in farmaci, il 15% in cure psicologiche, il 12% in spese legali e il 5% per danni alle proprietà. “La violenza sulle donne è come la guerra: porta danno a tutti. La crudeltà è nella quotidianità: per questo categorie come parrucchieri ed estetiste ci possono aiutare. La violenza può essere fronteggiata solo insieme; solo se si ritorna a essere una vera comunità”, ha concluso la coordinatrice Chechile. 

Per informazioni sul Centro “L’orecchio di Venere”: centroascolto.cri@gmail.com / 0141.090009 / 366.9287198. Il Centro si trova in via Ugo Foscolo 7. Numero nazionale antiviolenza: 1522.

Elisabetta Testa

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