Economia e lavoro - 26 novembre 2018, 11:30

Lieve incremento delle imprese “in rosa” nell’Astigiano, ma sono ancora troppe le difficoltà nel conciliare lavoro e famiglia

E’ quanto si evince dall’analisi del secondo trimestre 2018 resa nota da Confartigianato Imprese Piemonte. Nella nostra provincia l’incremento si è attestato su un +0,9%. Cuneo al top (+2,6%), negative Torino e Novara

Daniela Biolatto, presidente regionale Donne Impresa, Confartigianato Piemonte

Daniela Biolatto, presidente regionale Donne Impresa, Confartigianato Piemonte

Confartigianato Imprese Piemonte non può non considerarlo un vero e proprio cortocircuito - detto però con stima massima - : il 44,3% delle imprenditrici iscritte alle Camere di Commercio lamenta difficoltà seriamente penalizzanti nell'amalgamare gli impegni lavorativi e la cura della famiglia, ma nonostante questo la loro presenza nel tessuto imprenditoriale regionale è sempre più ampia e necessaria.

I dati derivano dall'osservatorio per le Piccole e Medie Imprese, che ha recentemente rilasciato le analisi relative al confronto tra 2017 e 2018 e al secondo trimestre dell'anno in corso.

Nell'ultimo anno il peso regionale delle imprese "in rosa" è aumentato dello 0,1% con la nascita di 980 realtà, incremento identico a quello - costante - degli ultimi 10 anni. Il 21,6% delle imprese artigiane registrate nei 12 mesi presso le Camere di Commercio sono femminili: si tratta di 136.354 realtà che contano oltre 797mila addetti.

Il tasso di occupazione rilevato dall'osservatorio si attesta al 55,5% per le donne senza figli e al 52,8% per quelle con figli; scende invece al 44,7% per le donne (con figli) tra i 25 e i 34 anni.

Nel corso del secondo trimestre del 2018 le imprese artigiane individuali guidate da donne in Piemonte sono state rilevate nel numero di 16.863 soggetti, più di un quarto del totale, divise per la maggior parte (9931) nel settore dei servizi alle persone, nel manifatturiero (3343) e nei servizi alle imprese (2781).

A livello provinciale in crescita i dati di Cuneo, Asti e Alessandria (+2,6% per 2401 soggetti nel cuneese, 813 attività pari a un +0,9% nell’astigiano e +0,5% e 1655 soggetti nell’alessandrino); male invece Torino (-0,6% e 8415 soggetti) per quanto la performance peggiore la faccia registrare Novara (1540 attività e -0,9%).

“Le imprese rosa artigiane del Piemonte negli ultimi 10 anni hanno resistito alla crisi e hanno saputo contrastare uno scenario economico generale in continua flessione – commenta Daniela Biolatto, Presidente regionale Donne Impresa, Confartigianato Piemonte - Infatti i numeri del Piemonte registrano, negli ultimi dieci anni, un incremento delle imprese rosa di 980 realtà”.

“L’imprenditoria al femminile piemontese ha dimostrato di essere forte, dinamica, innovativa – continua la Presidente – anche se le criticità riscontrate sono sempre le stesse: le imprenditrici sono divise tra responsabilità in azienda e impegni familiari. Per rivestire entrambi i ruoli occorre un’attenzione maggiore della politica nei confronti della donna che lavora e un welfare in grado di andare incontro alle esigenze al femminile, attraverso iniziative capaci di conciliare la vita familiare con il lavoro”.

“Anche se i dati regionali sull’imprenditoria femminile del comparto artigiano piemontese – afferma ancora la Biolatto – sono leggermente positivi, l’imprenditoria femminile va costantemente stimolata e incoraggiata per via dei molteplici problemi che è chiamata ad affrontare come l’accesso al credito, oppure legati alla retribuzione o ad un retaggio di pregiudizi. Ma da sempre le donne imprenditrici dimostrano di avere una marcia in più nell’approccio alla gestione e all'organizzazione d’impresa”.

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