Si è tenuto venerdì 23 Novembre 2018, nell’Aula Magna dell’Università di Asti, il convegno organizzato dal Movimento Federalista Europeo, di concerto con l'Ordine degli Avvocati di Asti e la locale Sezione della Camera Penale “Vittorio Chiusano”. Si è trattato del primo evento di spessore organizzato dalla neonata Sezione astigiana del Movimento fondato da Altiero Spinelli nel 1943: la partecipazione di oltre 60 persone intervenute ha fatto da nutrita cornice all'incontro.
Il titolo “Italia e Unione Europea: verso un diritto comune?” ha introdotto ai temi affrontati dai vari esperti chiamati per l’occasione e moderati dall'avv. Denise Laforé.
I saluti istituzionali sono stati portati dal Segretario Regionale Piemontese MFE Stefano Moscarelli, dal Presidente della Sezione astigiana della Camera Penale avv. Alberto Avidano e dal Presidente dell'Ordine degli Avvocati di Asti avv. Marco Venturino.
Il primo intervento è stato svolto a cura della prof.ssa Serena Quattrocolo, Ordinario di Diritto Processuale Penale dell'Università del Piemonte Orientale: illustrando diversi istituti disciplinati da direttive dell’Unione Europea, la stessa ha evidenziato come questi siano direttamente spendibili nel nostro ordinamento, in particolare penale e come non conoscerli possa rappresentare una debolezza fatale per il completo esercizio del diritto di difesa.
L’intervento della dott.ssa Giulia Moiso, vincitrice di concorso notarile, è entrato invece più nello specifico della materia delle successioni internazionali, argomento non ignorabile e sempre più rilevante data la crescente mobilità umana post-Schengen.
La parte dei diritti fondamentali è stata sviluppata dal Segretario astigiano MFE, avv. Davide Arri: è stata illustrata nello specifico la Carta dei diritti fondamentali dell’Unione approvata nel 2000 ed il suo valore effettivo nella giurisprudenza della Corte di Giustizia Europea e delle Autorità Giudiziarie statali.
L'avv. Alberto Frascà, Presidente MFE Sezione di Torino, ha delineato il lungo processo di integrazione europea a livello istituzionale, con una relazione conclusiva ricca di richiami storici e prospettive sul futuro dell’Unione Europea.
I lavori del convegno hanno evidenziato come l'Europa dei diritti sia la punta di diamante del percorso d'integrazione europea: il vecchio continente ha già ad oggi in vigore un raffinato diritto comune che unisce tutte le giurisdizioni continentali e nazionali nell'applicazione di importanti principi e valori condivisi.
Si tratta ora di portare a completo compimento il cammino federale volto a condurre agli “Stati Uniti d'Europa”, come auspicato anche dall'avv. Piero Calamandrei, uno dei nostri più autorevoli Padri Costituenti.