Attualità - 10 gennaio 2019, 16:50

Misure antismog: ad Asti si è verificato un piccolo 'giallo dei colori'

Nonostante sforamenti dei limiti per beni 6 giorni consecutivi, il 'semaforo' che indica le limitazioni in atto ha continuato a restare verde fino a pochi minuti fa...

Se non fosse che tutta la vicenda verte appunto sui colori, potremmo tranquillamente affermare che quest’oggi si è verificato un piccolo ‘giallo’ in merito alle misure antismog attuate in città. Che, come ormai noto, prevedono delle limitazioni valevoli per tutto il periodo invernale. Cui si possono andare ad aggiungere, in casi di specifici e reiterati sforamenti delle soglie di polveri sottili rilevate dalle centraline Arpa, misure più restrittive.

Tutte regolamentate da livelli contrassegnati da colori: verde per quello base, giallo per quello intermedio che scatta dopo tre giorni consecutivi di superamento dei valori di PM10 e rosso nel caso i livelli rilevati superino la soglia consentita per oltre 10 giorni consecutivi.

Per ‘venire incontro’ ai cittadini, e consentire loro di conoscere quotidianamente il ‘colore’ di riferimento, il Comune di Asti ha aperto un’apposita pagina web sul proprio sito (raggiungibile cliccando qui) Sulla quale, tra le altre informazioni, vi è anche un rimando alla pagina di Arpa Piemonte in cui vengono riportati, quotidianamente, i valori rilevati nelle aree monitorate.

Ed è proprio qui che nasce il piccolo ‘giallo’. Poiché, attenendosi ai valori riportati nella suddetta pagina (raggiungibile cliccando qui), si evince che le centraline presenti in città hanno rilevato, da venerdì 4 gennaio fino a ieri (ultima rilevazione disponibile) costanti sforamenti. Nello specifico 57 μg/m3 il 4 gennaio, 67 il 5, 56 il 6, 58 il 7, ben 81 l’8 e infine 71 μg/m3 nella giornata di ieri. Ovvero costanti sforamenti per ben sei giornate consecutive.

Quindi, basandosi sulla norma che prevede maggiori restrizioni in caso di sforamenti della soglia per almeno 4 giorni consecutivi, il livello di limitazioni avrebbe dovuto passare ad arancione già dalle prime ore della mattinata. Ma, ciò nonostante, fino a poco più di mezz’ora fa, il ‘semaforo’ presente sulla pagina del Comune ha continuato a rimanere verde, ovvero con le limitazioni base. E anche lo stesso assessore comunale all’Ambiente, da noi contattato per cercare di far luce su questa apparente anomalia, pur promettendo di approfondire la cosa con i tecnici Arpa, non ha saputo spiegarsi (e spiegarci) l’anomalia.

“Al di là degli sforamenti – ci ha detto Renato Berzano – è l’Arpa che, il lunedì e il giovedì, ce lo comunica e di conseguenza noi facciamo scattare le misure antismog. Anch’io mi aspettavo che stamattina lo avrebbero modificato in arancio, ma non possiamo che adattarci a ciò che ci comunicano loro”. Comunicazioni che, evidentemente, devono essere rese molto più efficaci poiché lo stesso assessore ha appreso la variazione di livello mentre si trovata al telefono con noi, alle prese con l’ennesimo ‘refresh’ della pagina comunale dedicata alle misure antismog. Variata, anziché come logico (poichè le rilevazioni fanno sempre riferimento al giorno prima) in prima mattinata, intorno alle 16.

Comunque – salvo ulteriori variazioni in corso di giornata, che naturalmente non contribuiscono affatto a semplificare la vita ai proprietari di autovetture più vecchie – in questo momento in città vige il livello arancio.

In aggiunta a quelle "base", sono pertanto in vigore le seguenti limitazioni:

  • stop delle auto private di classe emissiva fino a Euro 4 diesel dalle ore 8.30 alle ore 18.30.
  • stop dei veicoli commerciali diesel fino a Euro 3 sabato e festivi dalle ore 8.30 alle 12.30

  • divieto di utilizzo dei generatori di calore domestici a biomassa legnosa (in presenza di impianto di riscaldamento alternativo) con classe di prestazioni energetiche ed emissive almeno per la classe 3 stelle.

  • divieto assoluto di combustioni all’aperto per qualsiasi tipologia (falò, barbecue, fuochi d’artificio ecc.)

  • introduzione del limite di 19°C (con tolleranza di 2°C) per le temperature medie nelle abitazioni, spazi ed esercizi commerciali, negli edifici pubblici fatte eccezione per le strutture sanitarie

  • divieto di spandimento di liquami zootecnici

Gabriele Massaro

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