Eventi - 14 gennaio 2019, 07:00

"So che un giorno tornerai" anche ad Asti, il nuovo, coinvolgente romanzo di Luca Bianchini

Lo scrittore e conduttore radiofonico sarà al FuoriLuogo venerdì 18 gennaio alle 19. Lo abbiamo intervistato, per una piccola anteprima

Luca Bianchini, con la maglietta del libro (foto facebook)

Luca Bianchini, con la maglietta del libro (foto facebook)

In collaborazione con la Libreria Profumi per la Mente, Luca Bianchini, scrittore e conduttore radiofonico torinese, torna ad Asti per presentare  il suo nuovo romanzo, dal titolo “So che un giorno tornerai“.

L'appuntamento sarà al FuoriLuogo venerdì 18 gennaio alle 19, condotto dal "libraio itinerante" Davide Ruffinengo.

Il libro di Bianchini, edito da Mondadori, parte da una storia vera, che l’ha colpito in un sabato sera qualunque che per lui è diventato lo spunto, la base dalla quale partire. Una giovane che gli parla, gli racconta la sua storia, la voglia di normalità, senza strafare e che proprio per questo merita l’attenzione e il rispetto che lo scrittore ha voluto dare.

Un romanzo che, attraverso la commedia, racconta la storia di un abbandono, la storia di Emma, rifiutata dai genitori che avrebbero voluto un figlio maschio; ma Emma è riuscita a farcela, a sopravvivere, a vivere la sua vita grazie alla forza e al sostegno dei nonni. La storia è ambientata nel 1968, periodo degli hippies, delle contestazioni studentesche, della morte di Martin Luther King. Una storia che potrebbe essere raccontata oggi, in questo vorticoso mondo che, forse, non sa più ascoltare.

"Questo nuovo romanzo è nato da una storia vera - ci racconta Bianchini - mentre stavo pensando a tutt'altro , quindi rappresenta quello che di bello ci capita nella vita. Partiva dall'abbandono di una bambina che se fosse stata maschio avrebbe avuto entrambi i genitori. Prima se ne va il padre, poi la madre. Me lo racconta e lo fa in modo così scanzonato che mi colpisce e mi emoziona al punto che ho deciso di condividerlo. Una storia che tocca e incontra le vite di molte persone".

Non è la prima volta che un tuo romanzo trae ispirazione da una storia vera.

"No, era già successo con 'Dimmi che credi al destino' . Non ho una regola fissa, sono abbastanza istintivo.

Da quando abbiamo imparato a conoscerti e ad apprezzare la tua scrittura e il tuo saper entrare con ironia e delicatezza nelle vite dei lettori, sono cambiate molte cose. Sei diventato anche un personaggio televisivo. Cosa è cambiato nella tua vita?

"Ma no (ride). La mia riconoscibilità è ristretta, permette di avere piccoli momenti di vanità senza lo stress,  sento comunque più responsabilità verso i lettori".

Ecco, i lettori. Sono aumentati, appunto, ma in un Paese, dove comunque le persone leggono poco...

"Infatti, la gente legge meno, è come se alzassi la pendenza del tapis roulant, perché i lettori leggono ormai solo le storie di Instagram e usano solo il correttore automatico. Mi sento un privilegiato perché ho ancora persone che mi leggono e non sono dipendenti dai telefoni".

Tra i tuoi lettori ho notato davvero un pubblico di tutte le età .

"Sì non so bene come interpretarlo, la trasversalità mi piace molto, sono un eterno adolescente se pur di mezza età , riuscire a comunicare con tutti mi diverte" .

E ti diverte anche, immagino, che ormai da qualche anno il film tratto dal tuo libro 'La cena di Natale' venga riproposto durante le festività natalizie dalla Rai

"Si mi gratifica molto e mi rende proprio felice. Va molto bene anche 'Io che amo solo te' . C'è qualcosa di speciale in quei due libri, anche per me" .

Appuntamento al FuoriLuogo venerdì 18 gennaio alle 19 con Luca Bianchini che potrà firmare le copie del suo nuovo libro.

 

Betty Martinelli

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