Dopo anni di esperienza maturata nel campo della didattica e delle formazione nella realizzazione di spettacoli di teatro-ragazzi che circuitano a livello nazionale, fin dal 2012 il Teatro degli Acerbi ha attivato sul territorio astigiano l’organizzazione di rassegne di “Teatro Scuola” costituite da cartelloni di spettacoli con proposte specifiche per i quattro cicli scolastici. Il tutto realizzando spettacoli propri ma anche ospitando Compagnie di rilievo regionale e nazionale del settore.
Il progetto – realizzato in collaborazione e con il sostegno del Progetto Teatro Ragazzi e Giovani Piemonte, che è il circuito di teatro regionale per le nuove generazioni – coinvolgendo inoltre le amministrazioni locali, i circoli didattici e istituti comprensivi dell’astigiano, oltre a svariate istituzioni pubbliche e private. Con il precedente anno scolastico si è giunti ad un progetto provinciale unificato per il “Teatro Scuola in Terra Astesana”, riconosciuto in primis dalla Fondazione CRAsti.
Le proposte, scelte con il coinvolgimento di un comitato scientifico di insegnanti di riferimento, sono specifiche e differenziate per i quattro cicli scolastici (Infanzia, Primaria, Secondaria I grado e Secondaria II grado), sono strutturate in modo che il Teatro Scuola abbia vera e propria valenza didattica e non sia un mero intrattenimento o animazione.
Per quanto concerne San Damiano, dopo la sperimentazione nel corso dello scorso anno scolastico, attraverso l’interesse e il sostegno economico del Comune, quest’anno si è riusciti a mettere a sistema un’offerta di spettacoli didattici per questo territorio, rientranti anche nell’ambito della stagione teatrale complessiva.
Tutti gli spettacoli – promossi, sostenuti e coordinati dal Comune di San Damiano d’Asti, con la direzione del Teatro degli Acerbi – verranno realizzati presso la nuova struttura del Foro Boario, già sperimentata lo scorso anno.
Pertanto, a partire dal 23 gennaio, oltre 650 studenti delle scuole sandamianesi assisteranno a tre spettacolo del Teatro degli Acerbi, calendarizzati in sei messe in scena complessive. Ciascuno spettacolo sarà seguito da un incontro di approfondimento.
Il primo appuntamento, in programma il 23 gennaio, sarà incentrato sulla Giornata della Memoria e vedrà la partecipazione degli studenti delle Superiori. Verrà proposto “Triangoli rossi” realizzato con l’ ISRAT, con testi a cura di Nicoletta Fasano e Mario Renosio da testimonianze e memorie degli astigiani deportati nei campi di concentramento nazisti. In scena Massimo Barbero e Dario Cirelli (che ha curato anche la rielaborazione drammaturgica e la regia), con la regia video di Riccardo Bosia. Lo spettacolo raccoglie per la prima volta insieme i racconti degli astigiani deportati per motivi politici nei campi di concentramento nazisti. In un coro di voci che si sovrappongono alle immagini dei campi trasformati ormai in memoriali, queste schegge di memoria ripercorrono dall’arresto alla liberazione la tragedia del Lager, attraverso riflessioni spesso dure e taglienti come frammenti di vetro.
Lunedì 4 febbraio parteciperanno invece gli studenti delle terze medie per lo spettacolo “Renzo Tramaglino, sposo promesso”. La rielaborazione testo e la regia sono dell’indimenticato e apprezzato Luciano Nattino; in scena Fabio Fassio, in un’autentica prova d’attore. Si tratta di una rilettura de “I promessi sposi” attraverso il racconto ingenuo e ricco di humour del protagonista maschile, Renzo Tramaglino, colpito dalle avversità di quel matrimonio che “non s’ha da fare” e dalle difficoltà che gli altri fatti del romanzo gli impongono. Il tutto raccontato in rima e in una parlata ibrida di più dialetti padani come nel migliore teatro popolare, un gramelot che sembra un canto ipnotico.
Infine sono in programma, tra martedì 12 e mercoledì 13 febbraio, ben quattro appuntamenti per gli studenti della primaria e delle seconde medie con “Masche, diauli, zampe di gallina!”. Si tratta di fiabe e leggende della tradizione popolare piemontese interpretate dall’attrice Patrizia Camatel, con la regia e consulenza fiabesca di Silvia Iannazzo. C’erano una volta… un frate sempliciotto, una mula, un folletto mugnaio, una volpe, una vecchia che tutti dicevano essere una masca… e tanti altri personaggi ancora. Un intrattenimento che ha il sapore semplice e romantico delle antiche veglie e dei racconti intorno al focolare domestico.