Politica - 16 gennaio 2019, 14:36

Marco Bona: in arrivo 10 nuovi agenti della Municipale e guardie zoofile per la sicurezza delle aree verdi

Alla vigilia della diffusione del report sulle attività 2018 della Polizia Municipale, abbiamo incontrato l'assessore preposto per parlare di quanto fatto..... e di quanto in programma

L'assessore Marco Bona ritratto nel suo ufficio

L'assessore Marco Bona ritratto nel suo ufficio

Nell’attesa di conoscere nel dettaglio il resoconto delle attività svolte nel corso del 2018 dalla Polizia Municipale, tema di una conferenza stampa in programma venerdì in Municipio, abbiamo incontrato Marco Bona, assessore alla Sicurezza, Polizia Municipale e Protezione Civile e più giovane esponente dell’Amministrazione comunale guidata da Maurizio Rasero.

Assessore, ci ha dato appuntamento nel suo ufficio, presso il Comando della Polizia Municipale. Anche i suoi predecessori avevano l’ufficio qui?

No, sono il primo assessore alla Sicurezza e Poliza Municipale che ha ufficio qui al comando, insieme agli agenti. E’ una mia scelta sia per dare segnale politico di vicinanza e sia dal punto di vista della comodità: è molto più funzionale avere l’ufficio nella struttura che uno comanda piuttosto che averlo da un’altra parte. Altrove forse sarei stato più comodo nel rapportarmi ad altri Uffici, ma le mie deleghe sono tutte inerenti attività svolte all’interno del Comando di Polizia Municipale.

 

Ci indichi l’aspetto più positivo e quello più negativo tra quelli emersi nei suoi primi mesi da assessore

In positivo la grande disponibilità dimostrata dal comandante e da tutti gli agenti. Tanto al confronto, quanto a dare consigli ed esporre i propri punti di vista in ambito lavorativo. In negativo il problema, comune all’amministrazione pubblica in generale, che l’età anagrafica media è alta e quindi nel giro di pochi anni andremo a perdere numericamente molte persone e quindi tanta esperienza. Solo nel primo semestre 2019 andranno in pensione due agenti che hanno fatto la storia di questo Comando, veri e propri punti di riferimento per chi fa parte del Corpo da meno tempo. Non è propriamente una nota negativa, ma è un problema che dovremo affrontare.

 

Al di là dell’età media elevata, di quanto personale può contare ad oggi la Polizia Municipale? Ed è a pieno organico?

Sono sessantanove persone, compreso il comandante. Prossimamente faremo 10 assunzioni anziché le 7 inizialmente previste, poiché a bilancio è stata messa una somma che ci permette di assumerne subito 10. Introdurre un blocco così consistente consentirà di sfruttare la graduatoria nel modo più efficace possibile, inoltre con l’ingresso di 10 persone riusciamo a dare un forte segnale di rinnovamento del Corpo e contrastare la carenza di organico. Attenendoci alla legge regionale, basata sul criterio prettamente matematico di rapporto numerico tra agenti e numero di abitanti, Asti dovrebbe avere 96 agenti di Polizia Municipale, a fronte dei 69 attuali. Ovviamente la legge indica il rapporto, ma non come riuscire ad ottenere l’organico consono. Ciò detto, l’ingresso di 10 nuove persone – che saranno tutte impiegate operativamente su strada, nessuno di loro rimarrà dietro una scrivania – è un segnale forte che l’Amministrazione comunale vuole dare alla città.


Quali sono i tempi per l’effettiva entrata in servizio dei nuovi agenti?

Il concorso è terminato, si sta redigendo la graduatoria. Le assunzioni, inizialmente previste a inizio gennaio, sono state posticipate a marzo perché vanno in concomitanza con il corso di formazione regionale. Quest’ultimo inizialmente doveva attivarsi a fine gennaio, ma poiché contemporaneamente a noi ha fatto il concorso anche il Comune di Torino, in leggero ritardo sull’iter, è slittato tutto di un paio di mesi. Il contrattempo ha comunque permesso al Comune di avere un risparmio sui costi del personale, che verrà in parte utilizzato su un progetto in abbozzo, che vorremmo completare entro maggio o giugno, che prevede l’utilizzo di guardie zoofile per servizi di vigilanza delle aree verdi cittadine. Individueremo tre parchi cittadini – pensiamo ai giardini pubblici, il parco Biberach e il Rio Crosio – e i due SIC (Valmanera e stagni di Bellangero) nei quali utilizzeremo le guardie zoofile sia per la sicurezza dei cittadini che per quella ambientale.

 

Guardiamo ad un altro aspetto, spesso molto critico per tutte le Forze dell’Ordine: la disponibilità di divise e mezzi, spesso vetusti...

Sì, questo è un altro segnale che l’Amministrazione sta per dare. Per quanto riguarda le divise, entro fine febbraio-inizio marzo arriveranno le nuove dotazioni tecniche, sia quella invernale che quella estiva. Oltre quelle d’ordinanza, verranno assegnate anche le divise operative che sono più consone per le attività svolte dalla Polizia Locale. La nuova divisa, in particolare quella estiva, è composta da pantalone tecnico, polo e berretto. Quindi è ovviamente più agevole per loro e anche dal punto di vista dell’immagine è più premiante. Per quanto riguarda i mezzi, lo scorso anno è stata acquistata un’auto. Per il 2019, invece, sono stati messi a bilancio i soldi per acquistare in leasing due auto. Abbiamo fatto questa scelta perché le auto della Polizia Municipale, girando sempre in città, sono particolarmente soggette a usura, in particolare riguardo i cambi. Il leasing invece ci dovrebbe consentire di avere le macchine sempre operative, senza dover pensare a cambio gomme o altre incombenze. In conto capitale c’è anche una scheda, che dovrebbe venir finanziata senza troppe difficoltà, che ci dovrebbe permette di acquistare anche due moto.

 

Un tema attualmente molto “caldo” in città è quello degli investimenti pedonali. Premesso che si possono verificare indipendentemente dalle condizioni delle “zebre”, molti cittadini hanno indicato come concausa il cattivo stato di manutenzione di molte strisce pedonali...

Lo scorso anno è stato fatto un grande lavoro sulle strisce, molte delle quali erano state rifatte. Consideriamo però la stagione: normalmente d’inverno non possono venir realizzate perché, causa freddo, il colore non rimane sul cemento. L’inverno di quest’anno, relativamente mite, ha consentito di mantenere in buone condizioni quelle rifatte lo scorso anno, ma comunque da marzo, tempo permettendo, ripartirà tutta la “macchina comunale” per rifare le strisce più consumate.

 

Chiudiamo questo incontro chiedendole, in quanto autorevole esponente della Lega, un giudizio in merito al Decreto Legge Sicurezza, fortemente voluto dal vostro leader e vice premier Matteo Salvini e altrettanto nettamente contestato da più parti. Era proprio la miglior riforma possibile?

Sottolineiamo innanzitutto che la modifica principale ha riguardato l’aspetto di protezione umanitaria: se prima vi rientravano tutti, ora è stata definita molto meglio. Sono stati specificati determinati motivi che fanno scaturire il riconoscimento di questa protezione. Adesso si darà veramente un aiuto solo a chi ha davvero pieno diritto dello status di rifugiato, prima tutta la macchina statale si occupava dei richiedenti. Una volta che uno non era più tale, ma gli veniva riconosciuto uno status di rifugiato, poteva rientrare nello SPRAR (Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati) solo se vi erano posti. Ora invece è ad esclusivo appannaggio di chi davvero ne ha diritto. Ovvio che questo sistema regge se gli arrivi sono pochi e si prosegue nel contrastate la tratta di migranti dalla Libia. A fronte di arrivi quasi azzerati sulle nostre coste, anche gli irregolari in ingresso saranno molti meno.

Gabriele Massaro


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