Sono giorni tesi per Alberto Cirio, il quale continua ad aspettare un via libera per la corsa in Regione che non arriva.
Il suo competitor di centrosinistra, Sergio Chiamparino, è già partito e, nonostante i sondaggi lo dessero staccato di parecchi punti, ha iniziato la rimonta.
Cirio, che continua ad essere indicato come lui che dovrebbe contendergli la guida del Piemonte, è invece costretto a restare ancora al palo.
Non per sua volontà, ma perché i difficili rapporti tra Matteo Salvini e Silvio Berlusconi rendono problematica la definizione dell’alleanza tra Lega e Forza Italia, a Torino come ad Alba, Bra, Fossano e Saluzzo.
I referenti leghisti cuneesi pensano che alla fine l’alleanza si farà, ma si guardano bene da qualsivoglia esternazione pubblica perché Salvini non ha ancora deciso.
Sarà infatti solo e soltanto la sua parola a dire come dovranno essere definite, anche a livello locale, eventuali intese e con quali partner.
I big di Forza Italia Alberto Cirio ed Enrico Costa si dicono certi che l’alleanza con la Lega è nel novero delle cose, ma sanno che devono fare i conti, da un lato, con gli umori del Cavaliere, che nei confronti del governo gialloverde ha un giudizio a dir poco pessimo e, dall’altra, con sondaggi che indicano un calo di consensi del loro partito che va di pari passo alla crescita della Lega.
Berlusconi resta il padre-padrone del partito, ma non ha più lo smalto di un tempo, quando sbaragliò la “poderosa macchina da guerra” di Achille Occhetto, e il partito-azienda ne sta risentendo.
Se a ciò si aggiungono le voci che riferiscono di una possibile rottura tra Lega e Forza Italia in Piemonte, si capisce come l’eurodeputato albese forzista Alberto Cirio non dorma esattamente tra due guanciali in questi giorni.
Ecco perché se si chiedono ragguagli a qualsiasi esponente azzurro cuneese circa la formazione della lista regionale o sulle alleanze per le amministrative, la risposta è un garbato ma reticente “no comment”.
“Non appena il quadro si chiarisce – si limitano a rispondere – chiariremo e aggiorneremo tutto”.
Il nodo è proprio il quadro dell’alleanza con la Lega, che resta nebuloso e ogni giorno che passa si arricchisce di qualche ostacolo.
Voci insistenti, non smentite dalla Lega, dicono che Matteo Salvini starebbe seriamente pensando di lasciare Forza Italia al suo destino.
Affaritaliani.it riferisce che “alla Lega non convince il nome scelto da Forza Italia”.
Il nome di Cirio, secondo quanto riferisce il quotidiano, non scalderebbe Salvini, che sarebbe tentato di proporre un patto a Fratelli d'Italia e a liste civiche locali, forte dei sondaggi regionali che indicano il Carroccio da solo oltre il 30% e FI in caduta libera.
“Al di là delle questioni piemontesi – annota ancora Affaritaliani – alla base dello strappo ci sarebbe la politica nazionale. Salvini non ha affatto gradito il modo di fare opposizione di Berlusconi e di Forza Italia, non solo sulla manovra, che ormai in via Bellerio viene considerata "come il Pd”.
Qualsiasi decisione è pertanto rinviata a febbraio, quando si conosceranno gli esiti del voto nelle due regioni di Abruzzo e Sardegna.
Politica - 17 gennaio 2019, 13:59
Regionali, Lega tentata di rompere con Forza Italia in Piemonte
Salvini, sempre più irritato dall’atteggiamento di Berlusconi nei confronti del governo, aspetta gli esiti del voto in Abruzzo e Sardegna per decidere un eventuale patto con Fratelli d’Italia e liste civiche lasciando fuori FI. Alleanze al palo. Cirio resta sulla graticola
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