Cultura e tempo libero - 11 febbraio 2019, 10:00

Domenica 17 arriva al teatro Alfieri la Bisbetica domata...al maschile

Un classico interpretato da soli uomini, che usano i travestimenti per interpretare i vari personaggi

Domenica 17 arriva al teatro Alfieri la Bisbetica domata...al maschile

Domenica 17 febbraio alle ore 21.00 al Teatro Alfieri di Asti, va in scena, per la rassegna  ‘Parole d’Artista/Narrazioni Femminili’, curata dal Teatro di Dioniso, La Bisbetica domata di William Shakespeare nell’interpretazione registica di Andrea Chiodi per LuganoInScena in collaborazione con LAC Lugano Arte e Cultura e il Teatro Carcano, Centro d’Arte Contemporanea di Milano.

A vestire i panni di tutti i personaggi, compresi quelli femminili, attori uomini, a cominciare da Caterina (la bisbetica del titolo) interpretata da Tindaro Granata; con lui in scena Angelo Di Genio –nei panni di Smalizia e Petruccio.

Una Bisbetica domata tutta “al maschile”,  un testo che suo malgrado ci fa ridere benché pieno di atrocità e di strani rapporti, dove l’amore non è amore ma interesse, dove la finzione è uno dei primi ingredienti. Insomma una sfida complessa, che sceglie il gioco elisabettiano del travestimento, affidandosi a un gruppo di giovani attori.  

Un lavoro, quello condotto dal regista Andrea Chiodi, interamente basato sulla parola shakespeariana; una parola manipolatoria che viene esercitata nel suo temibile potere da ciascuno dei personaggi, a cominciare dalla protagonista, la tremenda Caterina, Cate, per toccare uno ad uno tutti i comprimari.

E’ uno Shakespeare giovane quello che compone la Bisbetica domata e, come afferma il regista, è un “genio che si allena, che verifica e prova a giocare i primi “match” della sua arte, che ne verifica i confini”.  

Shakespeare ci mette davanti ad una commedia, quella di Caterina, enfant terrible che il padre Battista vuole a tutti i costi far sposare prima di promettere in moglie la sorella Bianca, che si fonda sulla capacità funambolica dei personaggi di manovrare la parola. 

  Un lavoro, quello registico, sostenuto dalla  scelta di restituire una scena coerentemente elisabettiana: scabra, pulita ed accogliente in cui la vera architettura è quella verbale, una scenografia fatta di parole,  firmata da Matteo Patrucco e i costumi pensati e realizzati da Ilaria Auriemme che, spogliando i costumi dell’epoca da fiocchi, nastri e pizzi, ne mantiene però  la “gabbia” seicentesca che irrigidisce il corpo, costringendolo, così come la parola abilmente usata su ordine di Petruccio, costringe Cate a piegarsi riconoscendo  il potere dell’uomo sulla donna, ristabilendo in un certo senso l’ordine, ma accreditando allo stesso tempo anche una profonda ingiustizia.  

 

 

LA BISBETICA DOMATA

INFORMAZIONI | BIGLIETTERIA

Teatro Alfieri | Via al Teatro 2 | Asti | 0141.399057-399040

Biglietto intero: 20 euro platea, barcacce, palchi; 15 euro loggione

Orario Biglietteria> dal martedì al giovedì (esclusi i giorni festivi): 10.30-16.30

nei giorni di spettacolo: 10.30-16.30 / 19-21

redazione

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