Attualità - 14 febbraio 2019, 13:49

La Cia chiede maggiore attenzione al problema della fauna selvatica

Sul quale l'associazione agricola ha organizzato un incontro in programma lunedì presso l'aula del Consiglio regionale del Piemonte

La Cia chiede maggiore attenzione al problema della fauna selvatica

Vi sarà anche una folta delegazione di agricoltori astigiani tra quanti parteciperanno all’incontro ‘Salviamo il territorio, proteggiamo l’uomo’, indetto dalla Cia Piemonte e ospitato per tutta la mattinata di lunedì 18 febbraio presso l’aula del Consiglio regionale.

Tema unico ed esclusivo dell’incontro sarà la situazione di assoluta emergenza, non solo agricola peraltro, dovuta alla crescente presenza di fauna selvatica (cinghiali, caprioli, nutrie e recentemente anche lupi) nelle campagne (e talvolta anche nei centri abitati) piemontesi.

All’incontro, presieduto dal presidente nazionale Cia, l'astigiano Dino Scanavino, ed introdotto dal presidente regionale Gabriele Carenini, saranno presenti assessori, consiglieri regionali e numerosi sindaci di tutte le province piemontesi.

Al dibattito è previsto l’intervento dell’assessore regionale all’agricoltura Giorgio Ferrero, che poche settimane fa ha sollecitato il Governo, a nome della regione Piemonte, al fine di riaprire la discussione sul cosiddetto Piano Lupo, dopo aver approvato a dicembre nuove disposizioni per il contenimento degli ungulati.

Interverranno anche gli agricoltori che in prima persona devono fare i conti con le devastazioni provocate da cinghiali, nutrie e quant’altro: a dar voce alle richieste della Cia di Asti sarà Fiorenzo Crippa, coricoltore di Cunico che lo scorso anno ha dovuto registrare la perdita di quasi il 50% del raccolto di nocciole a causa dei danni provocati da cinghiali e nutrie.

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