Riceviamo e pubblichiamo
Le bugie hanno le gambe corte, anzi cortissime!
Non sono passati neppure due anni da quando, con toni da crociata, il Sindaco Rasero e l’assessore Coppo avevano promesso la CHIUSURA dei campi nomadi.
Che cosa è successo in due anni?
Per quasi un anno si è cincischiato: qualche sopralluogo al campo, qualche incontro con i medici per invitare i Rom a fare meno figli ecc.
Poi è arrivato il nuovo regolamento: non molto diverso dal precedente ma illustrato come fosse la soluzione di tutti i problemi.
Ed è arrivato lo stanziamento di 40mila euro per l’impianto elettrico. A cui ovviamente si aggiungono le spese per la periodica pulizia, per l’acqua , per l’illuminazione generale e per le manutenzioni delle parti comuni.
Nel frattempo è stata aperta la possibilità di fare domanda per avere in assegnazione la piazzola: pare che nessuno (del campo Rom) abbia presentato istanza: tutti abusivi, quindi.
E per le piazzole del campo dei Sinti? Va bene così, anche per le costruzioni abusive?
Passa il tempo ma le situazioni non cambiano.
E’ di questi giorni la notizia che i bambini Rom non frequentavano più la scuola nonostante ci fosse il pulmino a disposizione. La Giunta ha dovuto adattarsi a cambiare accompagnatore accettando che fosse una persona del campo (come in passato).
E infine: è recentissima la proposta di acquistare un po’ di appartamenti (da parte del Comune) da destinare alla famiglie Rom.
Circa due milioni di euro, di tutti i cittadini, da una prima stima.
L’assessore Coppo dice anche che il campo ( quale?) non si può chiudere in mancanza di un piano di accompagnamento sociale: bella scoperta!
Ma in questi due anni che cosa ha fatto l’Amministrazione oltre a qualche foto e a qualche veemente dichiarazione?
Occorrono risposte e fatti concreti.
Di parole ne abbiamo sentite troppe!
Angela Quaglia