Eventi - 28 marzo 2019, 14:28

"UvaAntica" a Viarigi: vini d'altri tempi e dove trovarli

Oggi, domenica 31 marzo, la Locanda del Monacone accoglie una trentina di stand da Piemonte e Lombardia

Frank Falbo

Frank Falbo

Ritorna la rassegna UvaAntica a Locanda del Monacone di Viarigi, nell’ambito della manifestazione Golosaria, il 31 marzo dall 11.30 alle 19.

Il territorio piemontese vanta una quantità incredibile di vitigni autoctoni, un vero patrimonio nazionale. Sono centinaia di varietà, forse migliaia se si considerano gli innumerevoli cloni diffusi e i relativi sinonimi. Alcune uve locali rare, quasi estinte, a volte perché poco produttive, spesso per la loro stessa natura “territoriale” e difficilmente adattabile al di fuori della zona d’origine. raccontare l’emozione della scoperta, il profondo piacere dell’assaggio di un vino ottenuto da uno di questi vitigni, la sensazione di bere la storia percependone i segreti in forma di profumi e sensazioni.

Raccontaci ciò che muove questa iniziativa.
Uvantica è un progetto che mira a richiamare attenzione sulla viticoltura da varietà da uve autoctone rare; in particolare a quelle “recuperate”: vitigni locali che, dopo un lungo periodo di abbandono, siano stati recentemente reimpiantati, allevati e vinificati. Nel concreto, si organizzano eventi per dare modo ai produttori di comunicare, in prima persona, le opere di recupero in cui si sono impegnati e le storie (spesso singolari) di declino e di rinascita dei cultivar “sopravvissuti”. La prospettiva è di favorire la diffusione di queste varietà, che rappresentano un piccolo patrimonio non solo di biodiversità, ma anche di cultura locale, dal momento in cui la storia della vite è sempre stata profondamente intrecciata alla storia delle comunità rurali”.

Quali sono allora queste “antichità” da assaggiare?

"Per citare qualche prodotto “raro” possiamo parlare di Vespolina, Gamba di Pernice, Neretto Gentile, Verdea che è anche l’unica Doc portata qui dal Consorzio Vino Doc San Colombano, e ancora Slarina, Uceline e il Langherossese…alcuni di questi hanno origini antichissime, risalenti al 1500. Ci sono poi altre tipologie molto insolite, come il Nebbiolo pre Cavour, l’Arneis arancio…in realtà la prima storica vinificazione avvenne in purezza come per un Nebbiolo bianco. E di qui il colore che all’estero è già un must per i winelovers dopo il rosè. Insomma, si riscoprono vini antichi che diventano di tendenza. In pratrica, “Orange is the new black!” Insomma, UvaAntica vuole essere una vetrina per tutti i coraggiosi produttori che hanno mantenuto nel tempo la tradizione, lavorando costantemente per migliorare il prodotto ma senza snaturarlo, per creare qualcosa di unico e raro".  

Come si svolge di preciso la fiera?

"Ci sono 29 Banchi d' Assaggio, di cui 24 produttori e 5 tra consorzi e associazione di Vini ottenuti da vitigni autoctoni rari con cantine di Piemonte e Lombardia, dall’  Alto Piemonte, al Canavese, Pinerolese,ovviamente il Monferrato, il Tortonese, il Saluzzede, l'Astigiano, le Langhe e un ospite straniero: l’Alsazia. La giornata cominciata alle 11.30 e con il bicchiere e la tasca al prezzo di 15 euro di ingresso si può accedere alle aree  per assaggiare queste preziose gemme dell’enologia, parlare con i produttori e, su prenotazione, partecipare alle masterclass".

Qualche esempio?

"Alle 12 si parla di “Uvalino: il Volo dell’Uceline”con degustazione verticale di cinque annate storiche del Monferrato Rosso “Uceline” di Cascina Castlét (2012 - 2011 - 2009 - 2008 - 2006 - ...e una sorpresa!) da uve Uvalino, vitigno di antica tradizione e coltivazione, nell’area Astesana; dimenticato e quasi scomparso, e recuperato, grazie all’impegno della cantina guidata da Mariuccia Borio. La degustazione è condotta da Andrea Zarattini, di WineZone. Alle 14.30 seguirà “L’ Oro Antico di Langa” Master class dedicata al Langhe Rossese Bianco, una Doc giovane, ma con una storia antica, che testimonia, già dal XVI secolo, la presenza di questo vitigno, di origine ligure, sulle colline di Langa presentata dai produttori di Monforte e Roddino e alle 17 "Slarina Day", tavola rotonda dedicate alla Cellerina, varietà a bacca rossa storicamente diffusa nell’intero sud del Piemonte. Vitigno piuttosto suscettibile ai diversi terroir, e soggetto ad interpretazioni diverse, verrà introdotto dal virologo Stefano Raimondi e raccontata dai produttori del Basso Monferrato e del Tortonese”.

Questi vini rari come si sposano con la cucina odierna?

Proprio su questo, sabato sera si svolgerà una cena con piatti ed abbinamenti studiati appositamente. Si assaggerà ad esempio il Druetto (uve Baratuciat) con Prosciutto di Trota alle Erbe e Robiola nella Cenere, il Bianco “Egotista” (uve Timorasso) con Tartrà Salata, Briciole di Finocchini e Salsiccia Bovina e “Libertario Rosso” (uve Brachetto Migliardi) con Risotto con Misticanza, Zafferano di Viarigi e Guanciale Glassato…insomma, una cena davvero interessante. Sulla pagina Facebook Uva antica troverete tutte le informazioni! Per quanto riguarda la ristorazione durante il walk around tasting di domenica ci siamo rivolte a due professioniste del settore catering vegano, Simona e Valeria di Rosa Regina. Anche qui, abbiamo voluto proporre qualcosa di incontaminato e naturale, proponendo piatti della tradizione rivisitati".

 

Manuela Caracciolo

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