Era attesissimo il nuovo libro dello scrittore torinese Maurizio Blini, perché le avventure di Maurizio Vivaldi e Alessandro Meucci (i due alter ego dell’autore), sono intriganti, misteriose, avvincenti e molto, molto umane.
“La strategia del coniglio” (Fratelli Frilli Editore), sviluppata tra Torino e l’astigiano è il nono della serie e arriva dopo una raccolta di racconti e lo splendido “Figli di Vanni”scritto a quattro mani con Gianni Fontana.
Parla di una crisi che arriva da lontano (quella di Vivaldi) di una quantomeno bizzarra squadra investigativa, di bambine in pericolo e di lui Antonio Fregapane, un agricoltore schivo che si fa i fatti suoi e vive solo, in una cascina isolata dell'astigiano. Una storia malata che farà sprofondare il lettore nel dramma dell’innocenza perduta.
INTERVISTA
“Il rapporto tra i due protagonisti - racconta Blini - si mantiene inalterato nel tempo, addirittura granitico proprio perchè messo a dura prova. Un vero amico lo si vede spesso nei momenti di criticità, delusione, debolezza. E in questo romanzo Maurizio Vivaldi risulta decisamente in crisi. Una crisi che arriva da lontano, dal suo percorso di vita, dalle vicissitudini e disillusioni. Meucci saprà stargli accanto, sostenerlo, a volte sopportarlo. Ma una luce si nota nell'orizzonte.
Vivaldi pare un po' stanco. Questo suo (ri)trasferimento fa pensare ad una "chiusura" della serie?
Nessuna chiusura. Il romanzo successivo che uscirà a febbraio 2020 è già dall'editore. Ora è in fase di ultimazione quello previsto per il 2021. Tutti diversi e con argomenti originali, alternativi. In cui i nostri protagonisti affrontano nuove sfide che la società contemporanea gli pone davanti. Il Maurizio Vivaldi stanco che in questo romanzo cerca con forza un nuovo equilibrio, ricomincerà una nuova vita, proprio a Torino. Ma questo si evince già in questo romanzo dove non si perde mai la speranza, nonostante tutto.
Ti senti uno "sbirro" nel dna? A parte i"Figli di Vanni", qualcosa di "non giallo" bolle in pentola?
Lo sbirro in realtà appartiene a una dimensione molto lontana, una vita precedente. Mi affascina comunque il mondo del giallo perchè sento di appartenergli. Non lo ritengo però esclusivo. Infatti resto aperto a nuove forme di scrittura. Oltre ai due prossimi romanzi con Meucci e Vivaldi protagonisti e che saranno sempre editi dai Fratelli Frilli Editori che hanno acquisito i diritti di tutta la serie, sto scrivendo un romanzo a sfondo sociale. Ogni tanto, come accadde proprio con "Figli di Vanni" (scritto insieme a Gianni Fontana) sento la necessita di guardare oltre il confine. Di immergermi in storie che non debbano necessariamente parlare di crimini e dolore. C'è ancora molto da dire. Io mi guardo attorno e sento di avere ancora molte parole da spendere per i miei lettori. Ma non saranno per sempre gialle.
Come per tutti gli altri libri, si è quasi “obbligati” a continuare a leggere , divorando righe ed emozioni, fino ad un finale che…
Non si può aggiungere altro per non guastare il piacere di una lettura incisiva, realistica, a tratti dolorosa, ma ci sarà la possibilità di incontrare l’autore questa sera, venerdì 3 maggio alle 19 al Diavolo Rosso di Asti per il tour di Blini con gli amici di Ricamo Editoriale.
Con lui a raccontare (ma non troppo) “La strategia del coniglio”, Roberto Gonella e Serena Schillaci.
CHI È MAURIZIO BLINI
Maurizio Blini è nato a Torino nel 1959. Laureato in Scienze dell'investigazione all'Università degli Studi dell'Aquila è stato un investigatore della Polizia di Stato per oltre 30 anni. Nel corso della sua esperienza professionale si è concesso all'impegno politico sindacale è stato docente di letteratura gialla e poliziesca all'Università della terza età di Torino con il corso: Torino criminale. Tutti i colori del giallo.
Presente con i suoi racconti in numerose antologie, ha pubblicato: Giulia e altre storie (Ennepilibri Editore, 2007); Il creativo (Ennepilibri Editore, 2008); L’uomo delle lucertole (A&B Editrice, 2009); Il purificatore (A&B editrice, 2011); Unico indizio un anello di giada (Ciesse Edizioni, 2012); R.I.P. Riposa in pace (Ciesse Edizioni, 2013); Fotogrammi di un massacro (Ciesse Edizioni, 2014); Figli di Vanni (con Gianni Fontana, Golem Edizioni, 2015); Rabbia senza volto (Golem Edizioni, 2016); La ragazza di Lucento (Fratelli Frilli Editori 2018).
È cofondatore dell’associazione di giallisti subalpini Torinoir (www.torinoir.it). Il suo sito è www.maurizioblini.it