I Paesaggi vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato festeggiano i cinque anni di riconoscimento quale Patrimonio dell’Umanità tutelati dall’Unesco, e lo fanno in grande stile.
Nel giorno della ricorrenza, sabato 22 giugno alle ore 22 il territorio si appresta a celebrare un evento che ha fatto delle nostre colline il punto di riferimento in Piemonte, meta e motivazione del turismo enogastronomico proveniente da ogni parte del mondo.
L’Enoteca Regionale Piemontese Cavour che gestisce tutte le attività del Castello, in collaborazione con la Regione Piemonte, l’Ente Turismo Langhe Monferrato Roero, l’Associazione per il Patrimonio dei Paesaggi Vitivinicoli Langhe-Roero e Monferrato, e altre importanti organizzazioni territoriali, darà vita alla Grande Festa Unesco in quello che è per antonomasia il luogo simbolo delle colline di Langhe e Roero, nonché esso stesso sito Unesco, il Castello di Grinzane Cavour.
Si festeggerà la ricorrenza con un evento nell’evento. Per l’occasione, infatti, il Parco Culturale Langhe Monferrato e Roero e Alba Music Festival presenteranno l’anteprima della XIII edizione di Suoni dalle Colline: un viaggio emozionante e spettacolare nel magico incontro tra la musica, i luoghi e la storia, in un palcoscenico naturale unico. Sotto la sapiente direzione artistica del Maestro Giuseppe Nova, l’Orchestra Classica di Alessandria eseguirà nel giardino dello storico maniero “Le quattro stagioni” di Antonio Vivaldi, dall’opera “Il cimento dell’armonia e dell’inventione” con violino solista Elisa Scudeller.
Al termine del concerto, alle ore 23, le celebrazioni proseguiranno con un grande momento di festa: dapprima lo spegnimento del fascio luminoso che nel corso della settimana antecedente ha simbolicamente richiamato l’attenzione sul Castello di Grinzane Cavour; a seguire il taglio della Grande Torta Unesco, realizzata per l’occasione dai maestri pasticceri del territorio e che rappresenterà tutte insieme le 6 zone Unesco nei suoi gusti e profumi, accompagnata dal brindisi con i magnum istituzionali di Asti Docg e dai più famosi brani internazionali della musica swing.
Dalle ore 21, all’interno dell’Enoteca Regionale Piemontese Cavour, degustazione prodotti “Filiera corta nel Castello Unesco”.
Per partecipare alle festa, aperta a tutti i cittadini del territorio, è sufficiente confermare la propria partecipazione accreditandosi sul sito dell’Enoteca
«Il Castello di Grinzane - commenta il senatore Tomaso Zanoletti, presidente dell’Enoteca Regionale Piemontese Cavour – in questi anni ha organizzato numerosi eventi ed iniziative per onorare adeguatamente il riconoscimento di sito specifico dell’Unesco. Basti pensare alla prestigiosa trasmissione televisiva di Rai Uno “Meraviglie” di Alberto Angela, che ha consacrato davanti a milioni di telespettatori il Castello di Grinzane quale presidio storico e culturale del nostro Paese. Celebrare il quinto anniversario dalla proclamazione, avvenuta il 22 giugno 2014 a Doha, in Qatar, è un modo per ribadire questo primato, e per evidenziare il ruolo centrale dell'Enoteca e delle organizzazioni che operano nel Castello, la cui azione è sempre tesa alla promozione del turismo e dell’enogastronomia del nostro territorio».
«Non dimenticherò mai l’emozione di quando in Cambogia al World Eritage Commettee abbiamo portato i nostri chef, i nostri vini e i nostri prodotti d’eccellenza per far assaggiare all’altro capo del mondo il sapore di questa terra - commenta il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio -. Il riconoscimento Unesco è il frutto di un percorso lungo e impegnativo che ho visto nascere e di cui ho vissuto i momenti di gioia e anche quelli di preoccupazione, quando per ben due volte la nostra candidatura è stata rimandata. Se siamo giunti fin qui è grazie alla tenacia e alla capacità di ascoltare e mettersi in discussione. Essere Patrimonio dell’Umanità significa anche questo e io ringrazio tutti i sindaci che per primi ci hanno creduto accettando di “cedere” un po’ del proprio presidio di territorio per un progetto corale che lo coinvolgesse tutto. Sono passati cinque anni. Ma questo è solo l’inizio».