Il 2020 non verrà ricordato, di certo, come un anno felice e prospero. Sono tanti i settori, purtroppo, che hanno pagato a caro prezzo l’avvento della pandemia, accusando perdite significative e un forte decremento di utili e fatturato. Tra questi spicca, senza alcun dubbio, il turismo, il settore maggiormente colpito dalla forza deflagrante del virus.
Non è stato, quindi, un 2020 positivo per gli albergatori e gli operatori turistici piemontesi, nonostante le località montane, nello scorso nefasto anno, abbiano accusato cali inferiori rispetto alle città d’arte, con perdite da capogiro che i ristori offerti dallo stato hanno sanato solo parzialmente ed in modo molto limitato.
Turismo: estate 2021 confortante, grazie anche al ritorno dei turisti stranieri
Il periodo nero, però, sembra ormai alle spalle in base ai numeri dell’estate 2021, che rappresenta, senza alcun dubbio, la rinascita turistica della nostra regione. I dati, infatti, sono estremamente positivi e indicano come il turismo piemontese si sia rapidamente ripreso dallo shock causato dall’avvento della pandemia.
i mesi di giugno e luglio, quelli che tradizionalmente sanciscono l’avvio della stagione estiva, hanno fornito dei riscontri più che lusinghieri, con un incremento di visite turistiche superiore al 35% rispetto al 2020 grazie anche al forte ritorno di turisti stranieri, che lo scorso anno non hanno potuto, salvo rari casi, poter lasciare la loro nazione per giungere nel Belpaese: gli stranieri che hanno visitato il Piemonte durante i mesi estivi sono più raddoppiati rispetto a dodici mesi fa.
Un riscontro, tangibile, di quanto detto, lo si evince navigando sul web, dove le recensioni dei turisti che hanno visitato il Piemonte sono cresciute del 50%, con giudizi il più delle volte estremamente lusinghieri, ad ulteriore conferma della beltà della località turistiche nostrane e della bravura degli operatori piemontesi del settore.
I turisti stranieri maggiormente presenti sui nostri territori sono stati i tedeschi, che nell’ultimo decennio hanno costantemente aumentato la loro presenza nella nostra regione, seguiti dagli olandesi (grandi amanti dei laghi), scandinavi e francesi, quest’ultimi agevolati anche dalla vicinanza con la nostra regione.
A dare ulteriore conforto agli operatori del settore turistico, poi, sono stati i dati relativi al mese di agosto, quello, per tradizione, dove si registra il maggior numero di presenze, in particolar modo nelle località montane: le presenze sono state analoghe a quelle del 2019, dimostrando come, con ogni probabilità, il peggio sia davvero alle spalle.
Torino resta la meta più ambita, ma cresce vertiginosamente il turismo enogastronomico
All’appello, al momento, mancano i turisti americani, che non hanno avuto modo di raggiungere la nostra Penisola per motivi turistici. Dall’aprile del 2022, però, sarà nuovamente concessa loro la possibilità di poter visitare la nostra regione e ci si attende, di conseguenza, un ulteriore aumento di presenze straniere, a patto che non diminuiscono quelle dei turisti europei.
La meta turistica prediletta resta Torino, il nostro capoluogo ricco di fascino, storia, bellezze architettoniche ed artistiche che fanno della città della Mole una delle città più attrattive per il turismo di tutto il mondo. Un luogo dove è possibile immergersi non solo nel piacere dell’arte, ma anche divertirsi e rilassarsi in un pub o in un ristorante tipico piuttosto che con un affascinante e seducente escort a Torino
Il Piemonte, però, vuol dire anche gastronomia di qualità, come riconosciuto in tutto il mondo. Non deve destare scalpore, di conseguenza, se il settore enogastronomico è stato quello che è cresciuto maggiormente negli ultimi anni pre-pandemia e anche quest’estate abbia fatto registrare l’aumento più marcato di visitatori, provenienti sia dall’Italia che dall’estero.
A confermarlo è stato anche l’assessore Protopapa, che ha messo in evidenza come la qualità enogastronomica sia di prim’ordine e famosa in tutto il mondo, con brand conosciuti a qualsiasi latitudine. L’impegno, ora, è quello di far emergere anche altre realtà meno note, ma che non hanno nulla da invidiare ai marchi più noti,