47 anni di vita per il Concorso enologico nazionale "Premio Douja d'Or" e la consapevolezza che, pur nella grande crescita degli ultimi anni, si debba ancora salire e "modernizzarsi".
Oggi in Camera di Commercio ad Asti sono stati presentati i vincitori del Concorso nazionale abbinato alla manifestazione Douja d'Or che si terrà ad Asti dal 6 al 15 settembre 2019, nella "Cittadella della Douja" allestita in tutto il centro storico della città per permettere ad astigiani e turisti una degustazione a tutto campo di gusto e qualità.
786 i vini presentati in concorso per un totale di 288 aziende presenti, provenienti da tutte le regioni italiane.
268 i vini premiati, rappresentativi di 164 aziende.
Rigorosa la selezione operata, con soli 29 vini meritevoli dell’Oscar Douja d’Or.
Deteminante per partecipazione e risultati il ruolo del territorio e dei produttori piemontesi: 363 vini presentati e ben 109 quelli premiati. Seguono a distanza la Sicilia con 18 vini premiati su 27 presentati e il Veneto con 17 vini premiati su 65 presentati.
Regione
N. vini premiati
Piemonte
109
Sicilia
18
Veneto
17
Lombardia
16
Liguria
15
Sardegna
14
Basilicata
12
Provincia autonoma Trento
11
Campania
10
Puglia
7
Toscana
7
Calabria
6
Emilia Romagna
5
Provincia autonoma Bolzano
5
Regione autonoma Valle d'Aosta
4
Friuli Venezia Giulia
3
Molise
3
Lazio
2
Marche
2
Abruzzo
1
Umbria
1
Totale
268
"Una manifestazione cresciuta di anno in anno - spiega il presidente della Camera di Commercio Erminio Renato Goria - fino a diventare una delle più prestigiose fiere-mercato del vino italiano, dove sosteniamo i vini più pregiati e importanti di tutta Italia attraverso commissioni di altissimo livello per poi raccontarli al pubblico".
LE COMMISSIONI
8 commissioni per tre giornate in cui per la prima volta si sono avute anche le presenze di Aspi - Associazione della Sommellerie Professionale Italiana, Ais - Associazione Italiana Sommelier di Asti, e due giornalisti di settore Paolo Massobrio della Guida Il Golosario e Alessio Turazza del Gambero Rosso.
"È l'internazionalizzazione la vera occasione per le nostre aziende - spiega ancora Goria. L'obiettivo del nostro lavoro è permettere loro di farsi conoscere ed esportare le etichette del made in Piemonte e made in Italy".
Il concorso ha riservato una grande attenzione alle etichette bio e Igp, per un segnale di quell'innovazione e attenzione ad un pubblico sempre più esigente.
I DATI
La produzione del 2018 ha segnato un + 30% rispetto al 2017, quella di DOC ha raggiunto la quota record del 93% sul totale. I DOC piemontesi sono stati l'11% del totale italiano.
Il Piemonte lo scorso anno ha esportato 2,9 milioni di ettolitri di cino per un valore di un miliardo di euro. "Riguardo il valore dell'export - conclude Goria - il nostro Paese è al secondo posto dopo la Francia e prima dell'Italia".
Sul podio delle province piemontesi, Asti con 52 etichette premiate, seguita da Cuneo con 40 e da Alessandria con 11. Seguono Torino e Novara con 3 etichette premiate. In questo contesto confermata l’attribuzione delle “menzioni speciali” alle imprese della provincia di Asti i cui vini Doc e Docg hanno ottenuto le valutazioni più elevate.
Provincia | N. vini premiati |
Asti | 52 |
Alessandria | 11 |
Biella | 0 |
Cuneo | 40 |
Novara | 3 |
Torino | 3 |
Verbania | 0 |
Vercelli | 0 |
Totale Piemonte | 109 |
I MAGNIFICI 29 OSCAR
Sono 10 i rossi, 19 i bianchi e all'interno degli Oscar Asti è regina, infatti il vino che ha ottenuto il punteggio più alto dal parte della commissione è l'Asti Docg 2012 Cuvée 24 mesi - Metodo classico. Un'eccellenza nella produzione vitivinicola italiana.
VIDEO INTERVISTA
"Dopo 47 anni occorre gestire il cambiamento - ha spiegato Vito Intini, presidente dell’Onav. Ci manca un po' la consapevolezza di essere un'unità nazionale, il giudizio sul vino va interpretato con modernità. Occorre comunicare per arrivare ai consumatori". Paolo Poncino delegato Ais Asti:"Abbiamo grandi potenzialità da mettere in pista".
Roberta Panzeri Segretario generale della Camera di commercio di Asti "I produttori hanno provato a mettersi in gioco per dimostrare la qualità delle loro produzioni, gli obiettivi del Concorso sono di attingere alla valorizzazione di ogni area di produzione". Francesco Iacono, direttore Onav:"Abbiamo abbassato l'età media dei giudici per avvicinarci maggiormente ai nuovi consumatori. Sono state giornate intense di degustazione, 30-35 i vini degustati per ogni commissione". Per l'enologo e professore del Dipartimento di scienze agrarie, forestali e alimentari dell’Università di Torino, Vincenzo Gerbi:"È bella questa mescolanza di approcci culturali, c'è necessità continua di aggiornamenti. La tradizione è un'innovazione ben riuscita".
Il giornalista Paolo Massobrio ha sostenuto che per "avvicinarsi alla 50^ edizione ed essere tra le più importanti manifestazioni italiane, il brand Douja, dovrà uscire dal 'recinto' localistico". Alessio Turazza ha rafforzato il concetto "Allargare l'orizzonte è importante per tutti i produttori italiani".
Coinvolta nelle degustazioni di quest'anno, anche grazie alla collaborazione con la sede Onav in Cina, Wang Lu una delle prime assaggiatrici asiatiche della Douja d'Or.
I vini selezionati e tutte le informazioni su www.doujador.it