Attualità - 19 luglio 2019, 10:19

Coldiretti: In 300 alla Giornata dei pensionati agricoltori

Si è tenuta mercoledì a Villanova d’Asti la festa provinciale. Il vescovo:"Solo chi conosce la fragilità della vecchiaia può trasmettere quei valori un po’ dimenticati legati alla semplicità, al buon senso, al realismo”

Il vescovo emerito Ravinale con i dirigenti Coldiretti

Il vescovo emerito Ravinale con i dirigenti Coldiretti

È stata una vera e propria festa, quella vissuta mercoledì scorso, 17 luglio, a Villanova d’Asti da almeno 300 pensionati agricoltori. La parrocchiale di San Pietro era gremita per la celebrazione della quinta edizione della Giornata provinciale dei Pensionati Coldiretti Asti.

L'organizzazione, impeccabile, dell'Associazione Pensionati, presieduta da Mario Raviola, in stretta collaborazione con Epaca e Coldiretti Asti, ha messo a punto un programma a cui hanno preso parte tantissimi associati. Ad accoglierli oltre a Mario Raviola, il presidente regionale dell'Associazione Pensionati Coldiretti, Pier Luigi Cavallino, il presidente e il direttore provinciali Coldiretti, Marco Reggio e Diego Furia.

La giornata si è aperta alle 10 con l'arrivo dei partecipanti, a seguire la celebrazione eucaristica celebrata dal Vescovo emerito Mons. Francesco Ravinale, con l'intervento del parroco di Villanova, don Michelino Cherio.

Una solenne celebrazione, molto seguita e partecipata, impreziosita dalla corale e dall'offertorio dei doni della terra, rappresentativi delle varie identità territoriali presenti in provincia.

Sono stati portati all'altare otto cesti con frutta e ortaggi, vino, latte, formaggi, pane, miele, salumi, fiori, tutte eccellenze messe a disposizione dalle aziende di “Campagna Amica”. In un nono cesto, un associato ha portato all'altare lo Statuto della Federazione Coldiretti Asti, per testimoniare i principi e i valori dell'Organizzazione, e un altro agricoltore si è invece presentato a mani vuote per rappresentare gli sforzi del proprio lavoro.

L'agricoltore Vincenzo Satragni ha invece recitato una sua poesia dal titolo “La Preghiera del Campagnè”.

Dalla giornata sono emerse tutte le peculiarità dei pensionati Coldiretti: il loro fondamentale apporto per il settore primario, per il ricambio generazionale nelle aziende agricole, per la diffusione di sani principi che permettono di tramandare importanti tradizioni utili per affrontare il futuro. Ha evidenziato il Vescovo nell’omelia: “Solo chi conosce la fragilità della vecchiaia può trasmettere quei valori un po’ dimenticati legati alla semplicità, al buon senso, al realismo”.

Al termine della Messa, di fronte al sagrato della chiesa, il Vescovo ha provveduto alla benedizione degli operatori delle macchine e attrezzature agricole e poi la festa è proseguita, in un clima particolarmente gioviale, con il pranzo sociale, presso il ristorante Tenuta Valminier.

Un esercito al servizio dell’agricoltura e di tutta la società

Dalla Giornata del pensionato emerge l’identikit del pensionato Coldiretti

Sono ben 5.384 i pensionati agricoltori tesserati a Coldiretti Asti. Un esercito al servizio dell’agricoltura e fondamentale per il territorio e per l’intera economia della provincia di Asti. Nel corso della quinta Giornata provinciale del Pensionato Coldiretti tenutasi a Villanova d’Asti, dagli intervenuti è emerso l’identikit dell’associato pensionato Coldiretti. Riassumiamo, di seguito, l’intervento del Vescovo emerito di Asti e dei dirigenti Coldiretti.

GLI INTERVENTI

Il Vescovo emerito:

Dopo la pensione la missione continua con nuove funzioni

Il Vescovo emerito Mons. Francesco Ravinale nel corso dell'omelia della Giornata provinciale del Pensionato Coldiretti ha rimarcato il valore della festa: “Non può essere un’occasione convenzionale – ha detto il Vescovo –, una festa è buona quando c’è un buon motivo da festeggiare. Nel nostro caso di oggi c’è la volontà di ritrovarsi e fare festa perché ci si ritrova con gli amici e con chi ci ha aiutato durante l’anno. Possiamo fare festa per essere arrivati alla pensione, e fra voi ci sono anche io – ha sottolineato Mons. Ravinale – e anche per il lavoro, perché so benissimo che gli agricoltori lavorano per tutta la vita”.

Prendendo poi spunto dalla prima lettura, dal Vangelo e dalla vita esemplare di Mosè, il Vescovo emerito ha rimarcato come la persona, anche quando raggiunge la pensione, non sia destinata a non fare più nulla, ma che anzi venga investita “dal buon Dio di altri compiti importanti”. “Il Signore – ha rimarcato Ravinale – ci chiede di portare avanti quei valori un po’ dimenticati legati alla semplicità, al buon senso, al realismo. E’ proprio dalla fragilità della vecchiaia che si può comprendere e trasmettere come l’uomo non sia onnipotente e non possa fare tutto quello che vuole: il bene è bene, il male è male, indipendentemente da quello che si possa pensare. Pensate come sarebbe una società senza timore di Dio. La salvezza sta nella fede e noi pensionati abbiamo ancora una missione e quindi qualcosa da fare”.

Il Presidente regionale pensionati:

I“diversamente giovani” sono utili alle aziende agricole

Al termine della celebrazione religiosa della Giornata provinciale del Pensionato Coldiretti, ha portato il suo saluto il presidente regionale dell'Associazione Pensionati, Pier Luigi Cavallino, rimarcando l’auspicio che “il Signore conservi gli anziani (o meglio, “i diversamente giovani”) in buona salute affinché non siano un peso per la società e che anzi possano continuare ad essere utili per le loro famiglie e le loro aziende agricole”.

Il Presidente provinciale pensionati:

Una categoria ancorata al duro lavoro

Nel suo intervento alla Giornata di Villanova, il presidente provinciale dell'Associazione Pensionati Coldiretti, Mario Raviola, che organizza ogni anno l’evento, ha ringraziato il Comune e quanti hanno collaborato per l'ottima riuscita della manifestazione. “E’ stata una bellissima edizione e particolarmente sentita dalla nostra categoria poco adusa ai festeggiamenti ma ancora ancorata al duro lavoro. Un grazie particolare – ha detto Raviola - al Vescovo diocesano Mons. Marco Prastaro per la grande disponibilità, al Vescovo emerito Mons. Francesco Ravinale, al parroco don Michelino Cherio e un pensiero d’affetto e vicinanza al Consigliere ecclesiastico provinciale Coldiretti, don Francesco Cartello, debilitato da malattia”.

Il Direttore provinciale:

“Coldiretti per sempre”: un vero faro per le nuove generazioni

“E’ stata una grande festa – ha sottolineato, nel suo intervento alla Giornata del Pensionato, il direttore di Coldiretti Asti, Diego Furia - c’è stata una grandissima partecipazione, come è ancora grande il lavoro, l’apporto e il supporto che i pensionati danno alla nostra agricoltura. Anche perché sono i “Coldiretti per sempre”, il cuore della nostra organizzazione e del settore primario, i tenutari delle nostre tradizioni, dei nostri usi e costumi. Oggi in modo particolare i pensionati agricoltori sono il faro che illumina il percorso di tanti giovani che si affacciano in agricoltura, sono fondamentali perché rappresentano il passato, una grande porzione di presente e stanno illuminando la strada per il futuro”.

Il Presidente provinciale:

Quando vanno in pensione non chiudono l’azienda

“I nostri pensionati – ha evidenziato nel corso della Giornata del Pensionato il presidente di Coldiretti Asti, Marco Reggio – sono persone che hanno dedicato la loro vita a un lavoro anche pesante e logorante e che oggi la loro pensione va principalmente a favore delle aziende agricole e delle loro famiglie. Infatti, come ha anche ricordato il Vescovo, il pensionato Coldiretti quando raggiunge la quiescenza quasi sempre non chiude l’azienda agricola, ma continua l’attività fornendo un fondamentale aiuto alle nuove generazioni”.

Comunicato stampa

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