La Casa degli Alpini torna a far discutere.
Dopo la notizia relativa all'iniziativa di un gruppo di Alpini, della sezione ANA di Asti, di ripulire il parco di Rivo Crosio, si è acceso il dibattito tra Giampiero Monaca, storicamente contrario alla costruzione della sede degli Alpini e il presidente della sezione locale del gruppo, Fabrizio Pighin.
Monaca sostiene, sulla pagina Facebook, che "il parco Rio Crosio è stato ripulito mesi fa dallo sfacelo in cui versava solo ed esclusivamente grazie all'intervento del Gruppo Volontari Protezione Civile Città di Asti. Mentre i volontari protezione civile lavoravano, esattamente nello stesso momento, dalla casetta degli alpini si levavano le allegre risate e il tintinnio di fragoroso brindisi spensierati" e conclude "Ma nella convenzione per avere in concessione la porzione di parco, loro si erano impegnati a fare manutenzione ed attività sociali".
Non è tardata la risposta risentita del presidente degli Alpini, Fabrizio Pighin, che, attraverso la sua pagina facebook, ribatte "in base a quanto stabilito nella convenzione, non abbiamo il diritto di tagliare gli alberi ma solo di tenere pulito il passaggio e segnalare agli organi competenti eventuali situazioni di pericolo" e ancora "Cerchiamo di dare qualche servizio alla comunità. I nostri iscritti superano abbondantemente i 70 anni". Inoltre, conclude segnalando che "la casa degli alpini è patrimonio del comune, costruita con il nostro denaro ma che tra 18 anni sarà della comunità astigiana".





