Attualità - 05 settembre 2019, 09:21

Rasero:"Ho ricevuto insulti anche da amministratori dei Comuni, ma sono sereno". Il Palio di Asti continua a far discutere

Intervista al primo cittadino, mentre non si spengono le polemiche sul doppio Palio. "7 Comuni insieme sono riusciti a prenotare solo 164 posti in tribuna. Mi interessava provare un format"

Rasero:"Ho ricevuto insulti anche da amministratori dei Comuni, ma sono sereno". Il Palio di Asti continua a far discutere

Sono passati quattro giorni dalla conclusione del Palio di Asti, ma l’eco, le polemiche, le considerazioni, le riflessioni, sono tutt’altro che sopite. La dimostrazione è un’intervista al primo cittadino di Asti Maurizio Rasero che non si nasconde dietro un dito ed è un fiume in piena.

Sindaco com’è andato questo Palio, polemiche dei Comuni incluse?

Guardo tutto molto serenamente, sono come lo spettatore di un film che aspetta la fine per dire se mi è piaciuto (il film) o meno. Il Palio è stato il top, che piaccia o non piaccia, dobbiamo rispettare dei tempi di una finale che va chiamata alle 18.10. Questo consente i margini per fare tutto ciò che è necessario fare e salvaguardare gli investimenti del Comune.

Cosa è necessario fare quindi?

Sono stato rettore prima di essere stato il sindaco di tutti e se a me, da rettore avessero imposto dei tempi, probabilmente non sarei stato contento. Per me la priorità sarebbe stata portare a casa il Palio a qualunque ora. Nel rispetto di quello che sono i giochi al canapo o di quello che è il lavoro di un anno di un comitato, se noi alle 18.15 siamo agli ordini del Mossiere abbiamo il tempo di fare tutto.

Alle 18.40 Cattedrale era già fuori dalla piazza, questo mi dice che ci sarebbe stato tutto il tempo per dare tutte le partenze possibili. Nessuna fretta messa a Bircolotti.

E le offese ai Comuni arrivate dopo la manifestazione di protesta?

Non ho mai offeso nessuno ma ho detto che la protesta era idiota. Al contrario ho ricevuto tantissimi insulti anche da chi occupa ruoli in amministrazioni comunali, mi hanno dato anche del fascista.

La protesta andava fatta in un altro modo nell’eventualità. O prima, o non correre proprio. Comunque la ringrazio, perché la protesta ci ha fatto arrivare alle 18.10, rischiavamo di avere un tempo morto.

Il giro di pista non c’è mai stato. Mai in precedenza, alla vittoria dei Comuni, si erano visti tutti i Comuni scendere in piazza per festeggiare. Mai. Una serie di comportamenti e gli striscioni che lasciano il tempo che trovano. Queste persone conoscono gli ultimi 40/50 anni di questa manifestazione. 700 anni di tradizione? Negli anni la manifestazione è cambiata molto: lo spostamento da piazza Campo del Palio a piazza Alfieri, dalla terza domenica è passato alla prima, non si corre più con i puri ma con i mezzosangue. Se utilizzassimo i puri come nel 1967, il Palio non si sarebbe proprio corso (in piazza del Palio in realtà sì perché ovale).

A proposito di tradizione, il Palio è quello corso anche con i Comuni…

Ecco si parla tanto di apertura del Palio. Allora perché dobbiamo aprirlo solo a questi sette Comuni? Perché io, che come Comune metto 200mila euro, non posso avere l’onore di invitare una grande città come Milano?

Nel momento di massimo splendore a inizio 1500 tutte le più importanti corti arrivavano con il loro cavallo migliore. Io ho detto che quest’anno era una straordinarietà, la protesta quindi è stata idiota (ribadisco la protesta) nel senso che voleva mettermi nell’indisponibilità di proseguire questo discorso di riapertura. Tra l’altro si sappia che 7 Comuni insieme sono riusciti a prenotare solo 164 posti in tribuna, quando il solo Rione Tanaro ne ha comprati 450. Ma di cosa stiamo parlando? Che facciano quello che vogliono, quando vogliono, con i “miei” soldi è una cosa che non esiste.

A me interessava provare un format per capire come si potessero eliminare i terribili tempi morti. Mi era stato detto chiaramente dalla Rai che in questo caso non sarebbero più tornati! Il format ha consentito di far partire nei tempi e di garantire la sicurezza e la salute dei cavalli. I cavalli della terza batteria con la formula vecchia, sarebbero quasi sicuramente esclusi dalla finale per troppa stanchezza.

Qualcuno la accusa di aver voluto scimmiottare Siena con l’apprezzatissima carica dei Carabinieri.

Non scimmiottiamo Siena che fa la passeggiata dei cavalli. Sono stati tre giorni di presenza sul territorio, molto apprezzata e che ha fatto il battesimo della sella a quasi 500 bambini ai quali è stato consegnato un diplomino. Il tempo era bellissimo e la gente ha seguito con entusiasmo, confermando che la scelta di anticipare la data è buona.

A proposito di tempo, in effetti le giornate molto calde hanno favorito diversi malori, anche tra i bambini. Non si può ipotizzare un cambio di orario?

Io non obbligo a fare la sfilata, ma sono disponibile a valutare qualsiasi soluzione. Certo che qualche Rione li ha portati all’una alla partenza!

Anche il dettaglio dell’affluenza è contrastante e qualcuno ha protestato per la sfilata troppo veloce

No. Noi abbiamo venduto più biglietti dell’anno scorso, 4909 a fronte dei 4908 dello scorso anno, ma in proporzione le tribune sono state più coperte in quanto l’anno prima le strutture davano 5400 posti e quest’anno 5200.

Ci sono alcuni posti però difficili da vendere per il costo eccessivo rispetto la posizione. Vorrei ritoccare la Catena B. Sull’affluenza, dovevano venire a vedere piazza San Secondo durante l’esposizione dei Palii. Uno spettacolo. La sfilata è arrivata in piazza 5 minuti prima perché è partita semplicemente, 5 minuti prima. Per ogni cosa detta ci sono dati oggettivi che smentiscono.

I cambiamenti comunque non sono stati decisi dal sindaco a tavolino...

Le riforme sono passate con la quasi totalità dei voti. Il sindaco conta 1 e se su 25, 17 votano a favore, cosa devo dire? Oggi anche chi del Palio non voleva nemmeno sentire parlare, diventa appassionato per remare contro.

Anche la critica alla conferenza stampa fatta a Torino… Io ringrazio tutti i giornalisti locali che ci danno spazio tutto l’anno, ma a volte il valore aggiunto può essere avere anche Repubblica o il Corriere della Sera e tre televisioni che hanno raggiunto più persone possibili che comunque hanno sentito parlare di Asti.

 

Ieri sera il sindaco ha poi incontrato intorno alle 19 i rettori dei Borghi e Rioni per le valutazioni. "Ho invitato anche i Comuni, ma molti sono impegnati con le Sagre, ci vedremo la prossima settimana".

Betty Martinelli

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