Il Centrodestra condanna migliaia di cittadini a viaggiare solo con mezzi propri per ancora molti anni. Il dossier segue di pochi giorni le dichiarazioni dell'assessore Gabusi che lasciavano presagire uno scarso impegno della Regione sul fronte della riattivazione dei servizi ferroviari. Oggi è arrivata la conferma insieme alla riproposizione di vecchi progetti per smantellare addirittura la Asti – Alba rendendola pista ciclabile.
E' molto grave che la Regione non chieda fondi per la riapertura delle principali linee sospese del Piemonte: Asti- Alba; Santhià – Arona; Chivasso – Asti; Tortona – Novi Ligure; Alessandria – Ovada. Di pari importanza dovrebbe essere il potenziamento delle infrastrutture esistenti di collegamento con la Liguria. Di tutto questo non c'è traccia sul dossier, così come sono assenti le richieste per la linea Cuneo – Ventimiglia.Al contrario, nella nostra Proposta di legge è prevista un'analisi della domanda potenziale per reperire i fondi sul bilancio ed avviare quindi la richiesta ad RFI per ripristinare le tratte e potenziare i servizi.
Le scelte di Cirio e Gabusi vanno in controtendenza con tutti gli studi del settore. Secondo il rapporto Pendolaria 2018 di Legambiente è in continuo aumento la richiesta di spostarsi con mezzi pubblici, principalmente ferroviari, una richiesta che non trova riscontro. Anche a causa di una politica vecchia che non ascolta le esigenze dei cittadini.
Ivano Martinetti - Consigliere regionale M5S Piemonte e Vicepresidente Commissione regionale Trasporti