Attualità - 02 ottobre 2019, 09:32

Oggi è la Festa dei nonni, un tesoro prezioso per tutta la famiglia

Papa Francesco: "Alberi che continuano a portare frutto. Radici e memoria di un popolo"

Oggi è la Festa dei nonni, un tesoro prezioso per tutta la famiglia

Oggi è la Festa dei nonni. Il giorno giusto per fermarci a pensare a loro come “angeli custodi”.

I nonni sono il patrimonio della famiglia, il patrimonio di umanità e fede che deve essere trasmesso ad ogni bambino”. Così Papa Francesco, che non perde mai occasione di sottolineare l’importanza dei nonni, partendo dai modelli di Anna e Gioacchino: senza di loro, Maria, la mamma di Gesù non sarebbe mai esistita.

Lo ha fatto anche con un tweet che è sempre attuale: “ Abbiate cura dei nonni, amateli e fateli parlare con i bambini. I nonni hanno sempre qualcosa di speciale per i giovani. Pensate che io, le parole che mia nonna mi scrisse e mi dedicò il giorno della mia ordinazione, le porto ancora oggi con me: le leggo spesso e mi fanno bene. Anche se la frase è sempre la stessa, ogni giorno scopro qualcosa in più”.

Succede anche per il discorso pronunciato qualche anno fa di fronte alla pletora di nonne e nonni dell’Associazione Nazionale Lavoratori Anziani e nel quale il Santo Padre condannava la logica dello scarto, tipica della società 2.0. Bergoglio ha fatto ricorso ad un’immagine: “Gli anziani sono parte integrante della società e rappresentano le radici e la memoria di un popolo. Testimoniano che, anche nelle prove più difficili, non bisogna mai perdere la fiducia in Dio e in un futuro migliore. Sono come alberi che continuano a portare frutto: pur sotto il peso degli anni, possono dare il loro contributo originale per una società ricca di valori e per l’affermazione della cultura della vita”.

Per il Papa è anche importante favorire il legame tra generazioni: “I giovani sono la vitalità di un popolo in cammino e gli anziani rafforzano questa vitalità con la memoria e la saggezza”. In tutto ciò, Francesco ha messo in evidenza la missione dei nonni. “In un mondo come quello attuale, dove sono spesso mitizzate la forza e l’apparenza, gli anziani hanno la missione di testimoniare i valori che contano davvero e che rimangono per sempre, perché sono inscritti nel cuore di ogni essere umano e garantiti dalla Parola di Dio”.

Il monito vale per tutti, anche per sé stesso: “Proprio in quanto persone della cosiddetta terza età, voi, o meglio noi, perché anch’io ne faccio parte, siamo chiamati a operare per lo sviluppo della cultura della vita, testimoniando che ogni stagione dell’esistenza è un dono di Dio e ha una sua bellezza e una sua importanza, anche se segnate da fragilità”. Già, perché il tramonto non è meno affascinante dell’alba o del cielo limpido di mezzogiorno. In questo senso, le istituzioni e le diverse realtà sociali possono fare ancora molto per aiutare gli anziani ad esprimere al meglio le loro capacità, soprattutto per far sì che la loro dignità di persone sia sempre rispettata e valorizzata.

Tuttavia, a fronte di tanti anziani che, nei limiti delle loro possibilità, continuano a prodigarsi per il prossimo, ce ne sono altri che convivono con la malattia e hanno bisogno di assistenza. “Ringrazio il Signore - ha aggiunto Francesco - per le molte persone e strutture che si dedicano a un quotidiano servizio agli anziani, per favorire adeguati contesti umani, in cui ognuno possa vivere degnamente questa importante tappa della propria vita”.

Anche le famiglie sono chiamate ad essere luoghi di attenzione amorevole, dove i più deboli non vengono dimenticati o trascurati. Si esprime così la riconoscenza verso coloro che hanno dato tanto alla comunità e ne sono la radice. “I bambini naturalmente sono molto attaccati ai nonni e capiscono cose che soltanto i nonni possono spiegare con la loro vita, con il loro atteggiamento”.

Quindi, è importante festeggiarli a dovere, anche se sarebbe bene imparare a ringraziarli ogni giorno. E insegnare ai bambini a ringraziare. 

Silvia Gullino

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