Cultura e tempo libero - 05 ottobre 2019, 07:30

Viviamo in un posto bellissimo: via dell’Arazzeria 60

Nuova puntata di invito ad approfondire la conoscenza di persone ed opere che arricchiscono Asti, dedicata questa volta all’arte dell’arazzo

Viviamo in un posto bellissimo: via dell’Arazzeria 60

Che noi si viva in un posto bellissimo, credo sia più che noto. Non ci manca nulla, se non la capacità di raccontare e promuovere tutto il bello e l’unicità che ci circonda.

Non ultimo un sacco di splendidi arazzi. Arazzi Astigiani. Arazzi Scassa.

Dagli anni ‘60 il termine arazzo ha iniziato ad abbinarsi sempre più ad Asti, grazie a Ugo Scassa: è il 1957, quando inaugura, nei locali restaurati della Certosa di Valmanera, la sua arazzeria. Nato a Portacomaro a fine 1928, ebbe la grande idea di abbinare l'arte d'avanguardia a una delle più antiche fra le arti applicate, la tessitura di arazzi. Partì alla grande Ugo: iniziata l’attività con il nome Italia disegno, laboratorio di produzione di tappeti annodati a mano, diventa poco dopo laboratorio di tessitura di arazzi con telai ad alto liccio, per lavorare opere di grandi dimensioni. Praticamente appena iniziato, la prima sfida importante, stravinta: sedici arazzi a decorare il grande salone delle feste della nave da crociera Leonardo da Vinci, seguita dalla Michelangelo e dalla Raffaello. Cagli, Capogrossi, Turcato, San Tommaso, Aloi e Bernini gli artisti, interpretati con la personalità dello specialista ad ottenere i migliori risultati dalla particolare tecnica riproduttiva.

Da lì tutto in discesa. Da una parte grandi autori contemporanei come Guttuso, Mastroianni, Ernst, Casorati, Sironi, De Chirico, Dalì, Kandinskij, Klee, Matisse e Mirò, tanto per citare i più noti; dall’altra grandi mostre, committenze e destinazioni di valore: dai saloni di banche o camere di commercio, fino alle Gallerie Pontificie e alla Sala delle Conferenze del Senato della Repubblica. 220 arazzi, tessuti in cinquant’anni di attività, sempre e solo ad Asti, in via dell’Arazzeria, 60. Dall'inizio del 2002, l'antica Certosa di Valmanera ospita anche la Galleria degli Arazzi, trasformata poi in Museo degli Arazzi Scassa: 28 grandi opere d’arte mozzafiato, cariche di colore, passione e tecnica, prodotte dall'adiacente laboratorio di tessitura. Chi ha avuto fortuna di visitare il Museo ha ammirato una raccolta d’arte veramente unica, ma anche quanto la loro tessitura sia laboriosa: più di 500 ore di lavoro per realizzare un metro quadrato .

Spero allora che venga prima o poi dato il dovuto valore a questo incredibile patrimonio, da rendere più fruibile e da promuovere quale esperienza unica, a nostro favore e del nostro povero turismo. Spero anche cogliate spunto per provare a visitare l’arazzeria al più presto, senza scordare che per questo e tantissimo altro, Asti è eccezionale e noi non possiamo che essere sempre più orgogliosi di vivere in questo posto bellissimo.

Davide Palazzetti

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