Cultura e tempo libero - 06 ottobre 2019, 18:20

Il Tenore Enrico Iviglia presenta il suo libro "Ad Alta Voce" (FOTO E VIDEO)

La presentazione oggi pomeriggio presso il Vivaio Pregno di Asti

Momenti della presentazione

Presentazione tutta astigiana oggi per Enrico Iviglia e la sua ultima creazione, il suo libro "Ad Alta Voce". Oggi, infatti, dalle 17 al Vivaio Pregno di Asti Iviglia ha raccontato la sua storia e il percorso che l'ha portato, da ragazzo di paese, a diventare un affermato Tenore.

"Musica, arte, letteratura e profumi. Più che un cantante Iviglia è un viaggiatore nato per il teatro", lo definisce Carlo Francesco Conti, giornalista con cui il Tenore dialoga durante la presentazione, con intermezzi al pianoforte del Maestro Andrea Campora

Dal fiorista per abbellire qualcosa

Spiega Iviglia: ”Quando ci si reca da un fiorista lo si fa per abbellire la casa, per fare un regalo al partner, rendere omaggio ai propri cari. Insomma, si entra nel negozio con un atteggiamento positivo. Perchè non unire la cultura lirica ed editoriale a un luogo che porta a pensare al bello? Ecco dunque il connubio: natura, piante, profumi, fiori con arte, musica, letture”.

Quel mazzolin di fiori

Iviglia intrattiene il pubblico presente, divertendo e affascinando.

Il libro racconta aneddoti della vita del giovane Tenore, che qui ricorda anche quando, a Castagnole Lanze, con Katia Ricciarelli dimenticò la strofa di "O sole mio".

"Il mio è semplicemente un dono. All'inizio prendevo tutto come un gioco, iniziato nel coro parrocchiale a Castell'Alfero. Poi ho scoperto che il teatro è una cosa serissima e ho studiato tantissimo. Ho scoperto che per stare sempre ad alti livelli bisogna sempre studiare. Sono orgoglioso di portare l'opera italiana nel mondo", racconta.

Ad Alta Voce

È uscito il 15 settembre “Ad alta voce” – Storia di un ragazzo diventato tenore, edito da “Letteratura Alternativa”, in cui il giovane cantante lirico astigiano racconta i suoi primi quarant’anni. Non un’autocelebrazione, ma un messaggio per i tanti giovani che oggi ambiscono a una carriera artistica e non sanno da che parte incominciare. Ricordi d’infanzia, aneddoti teatrali, successi e insuccessi. Un diario di esperienze, avventure, viaggi, per raccontare il percorso fatto finora nei Teatri di tutto il mondo, interpretando con la sua voce tenorile i principali ruoli di Opere Liriche. Dalle prime esperienze in coro, al debutto al Teatro alla Scala; dal bullismo degli anni 80, alle difficoltà per mantenere un livello professionale sempre alto e costante, passando per tutti gli incontri interessanti e arricchenti con persone di diverse culture ed etnie.

Un titolo, “Ad alta voce”, che vuole urlare la rivalsa, la compensazione, la rivincita personale, il successo. Quasi un grido di liberazione che comunica e interpreta quella voglia di vivere che da sempre contraddistingue l’operato di Iviglia.

Redazione