Attualità - 23 ottobre 2019, 14:19

Tempo di (positivi) bilanci per il presidente del Parco Paleontologico Astigiano

Molti e importanti i risultati conseguiti nell’ultimo quadriennio da Gianfranco Miroglio e dal Consiglio dell’Ente di gestione

Miroglio e Carosso ritratti nel corso della conferenza stampa di questa mattina

Miroglio e Carosso ritratti nel corso della conferenza stampa di questa mattina

Questa mattina – nel corso di una conferenza stampa cui ha presenziato anche il vice presidente della Giunta Regionale e già sindaco di Coazzolo Fabio Carosso, a riprova dell’attenzione dell’Ente verso questa importante realtà territoriale – il presidente del Parco Paleontologico Astigiano ha tracciato un bilancio del quadriennio di mandato che si è concluso.

Gianfranco Miroglio, già fieramente ambientalista quando il tema non era all’ordine del giorno come oggi, ha illustrato i tanti risultati ottenuti, anche grazie a un clima sereno nell’ambito del consiglio dell’Ente: “In trent’anni che mi occupo di ambiente – ha affermato – non ho mai percepito frizioni politiche o beghe di altra natura, siamo sempre andati avanti con produttività e compattezza”.

“Già quattro anni fa, in occasione della stesura del primo comunicato stampa dopo la mia nomina, nel gennaio 2016, ho evitato di fare grandi promesse campate in aria – ha aggiunto – Mi sono e ci siamo posti un elenco di priorità da perseguire con coerenza e oggi posso affermare che le cose elencate nel comunicato sono state tutte fatte, realizzate. In questi anni, inventandoci risorse e soluzioni, siamo arrivati al punto sperato. Certamente non è un percorso concluso, alcune sono ‘in progress’, ma molto ben avviate”.

E in effetti l’elenco dei traguardi raggiunti dall’Ente è lungo e rilevante. Ad iniziare dalla realizzazione del Museo Paleontologico e dagli interventi di recupero dell’ex chiesa del Gesù, destinata a divenire sede del futuro Centro studi sui cetacei fossili dell’Astigiano. Un vero e proprio gioiello architettonico, inserito peraltro in un altro rilevante palazzo cittadino qual è il Michelerio, che negli ultimi anni è stata sede di mostre fotografiche, di pittura, convegni ed altri incontri di grande rilevanza.

Così come grande impegno e ottimi riscontri ha generato la campagna finalizzata all’inserimento dell’ex edificio religioso tra i “Luoghi del cuore” del Fondo Ambientale Italiano. Grazie all’enorme sforzo profuso da tanti – dai responsabili del Paleontologico al Comune di Asti, dall’ufficio scolastico provinciale a molti volontari – sono state raccolte quasi 19.000 firme, che hanno consentito di posizionarsi ottimamente nella classifica nazionale, con conseguente possibilità di partecipare a richieste di finanziamenti. Ed i lavori continuano: a breve verrà avviata la progettazione di recupero dell’ex chiesa, mentre il cantiere aprirà entro il 2020.

Per quanto concerne il museo paleontologico, secondo luogo culturale più visitato della città dopo palazzo Mazzetti, è doveroso segnalare non soltanto i molteplici riconoscimenti conquistati e la notorietà anche ben oltre i confini locali, ma anche gli eccezionali risultati conseguiti in ambito didattico, passando dai circa 3.000 studenti che vi hanno fatto visita nel 2016 agli oltre 5.000 dell’anno corrente.

Sempre nell’ottica museale, sono stati poi definite relazioni con la Soprintendenza e accordi con il Museo della Scienza di Torino e con l’Università, che hanno consentito di arricchire ulteriormente la proposta museale e impreziosire la struttura con reperti davvero unici al mondo.

Ma quello Paleontologico è un museo che, come ha sottolineato lo stesso Miroglio, non è materialmente limitato nello spazio fisico che occupa nelle sale del Michelerio. Ecco quindi l’importanza dell’ampliamento delle aree protette dell’Astigiano: inestimabili tesori ambientali che, grazie al preziosissimo lavoro del personale del Paleontologico, vengono opportunamente tutelati e valorizzati. Così come un importante ruolo di sensibilizzazione e divulgazione hanno avuto alcune installazioni artistiche realizzate in collaborazione con il Liceo Artistico di Asti e il coinvolgimento in manifestazioni finalizzate alla valorizzazione del territorio nel suo insieme.

In ultimo, tra gli obiettivi brillantemente raggiunti, va annoverato l’ampliamento delle aree protette, senza però trascurare i problemi che vi gravano, primo tra tutti l’inciviltà di quanti vi abbandonano impunemente rifiuti senza curarsi minimamente dell’importanza ambientale di tali aree.

Tema sul quale è tornato anche il vice presidente Carosso: “Tra le molte cose da fare in favore dell’ambiente – ha affermato – rientra anche educare le persone a comprenderne l’importanza. Chi getta immondizie nelle aree protette è un vero e proprio criminale, che come tale dev’essere perseguito”.

Carosso ha altresì rimarcato l’importanza del Paleontologico Uno dei fiori all’occhiello della Regione, che dobbiamo valorizzare per farlo conoscere ancora di più e meglio. Obiettivo che rientra in un più ampio progetto comunicativo che deve coinvolgere tutta la regione. Dobbiamo imparare a comunicare di più e meglio, facendo rete e istituendo un tavolo di lavoro finalizzato ad analizzare, caso per caso, le peculiarità di ogni singola realtà”.

Infine, ringraziando Miroglio per l’ottimo lavoro svolto “Ha gettato ottime basi e lascia un’eredità importante a chi subentrerà”, ha precisato che il nome del nuovo presidente, selezionato tra la decina di curriculum arrivati all’Ente regionale, verrà deciso “indicativamente tra il 5 e il 15 novembre”.

Gabriele Massaro

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