Attualità - 25 ottobre 2019, 12:36

Memorandum di intenti tra Sito UNESCO e l’Ordine degli Architetti della Provincia di Asti

Il documento è stato sottoscritto nell’ambito della giornata di studio “Architetture nei territori d’eccellenza: sostenibilità e criteri ambientali minimi (CAM)”

Il Tavolo dei relatori: da sinistra l’architetto Alessandro Boano organizzatore della giornata di studio, Roberto Cerrato direttore Sito UNESCO, Simone Nosenzo sindaco di Nizza Monferrato, Fabio Carosso vicepresidente della Regione Piemonte, Fabio Musso presidente Ordine degli Architetti di Asti, Massimiliano Fadin segretario Chapter Piemonte GBC Italia

Il Tavolo dei relatori: da sinistra l’architetto Alessandro Boano organizzatore della giornata di studio, Roberto Cerrato direttore Sito UNESCO, Simone Nosenzo sindaco di Nizza Monferrato, Fabio Carosso vicepresidente della Regione Piemonte, Fabio Musso presidente Ordine degli Architetti di Asti, Massimiliano Fadin segretario Chapter Piemonte GBC Italia

L’Associazione per il Patrimonio dei Paesaggi Vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato, ente gestore del Sito UNESCO e l’Ordine degli Architetti, Pianificatori e Paesaggisti della Provincia di Asti hanno sottoscritto un memorandum di intenti che pone le basi di una “duratura collaborazione”. Il documento è stato siglato a Nizza Monferrato, nell’ambito della giornata di studio “Architetture nei territori d’eccellenza: sostenibilità e criteri ambientali minimi (CAM)”.

Il memorandum sottoscritto da Gianfranco Comaschi, presidente del Sito UNESCO e da Fabio Musso, presidente dell’Ordine degli Architetti, individua come principi fondativi dell’intesa: l’etica deontologica “come principio fondante per qualsiasi azione territoriale, sia architettonica sia pianificatoria, che tuteli il Sito UNESCO, bene comune, in ogni sua componente”; la responsabilità “in quanto l’essere cittadini e parte di una comunità attiva include l’esercizio responsabile di una professione, quella dell’Architetto, sia dal punto di vista tecnico sia intellettuale”; il dialogo quale base di un “confronto reciproco e costante sui temi di pertinenza dell’Ordine professionale, riconosciuto come riferimento strategico consultativo per le trasformazioni territoriali”; la proattività nel promuovere “la cultura dell’eccellenza, attraverso iniziative formative e divulgative sui temi del paesaggio e dell’architettura in ogni loro accezione” (restauro, ristrutturazione, valorizzazione, nuova costruzione, pianificazione); la qualità come “elemento guida per le scelte legate alle politiche territoriali e alla gestione del patrimonio materiale e immateriale del Sito”.

Gli architetti di Asti sono il primo ordine professionale tecnico ad aderire all’Associazione Patrimonio; sono inoltre soci sostenitori i dottori agronomi e forestali delle province di Alessandria, Asti e Cuneo.

La giornata di studio si è aperta con l’intervento di Fabio Carosso, vicepresidente della Regione Piemonte e assessore all’Urbanistica il quale ha sottolineato come in questa fase storica sia necessario introdurre un nuovo approccio al paesaggio e al costruito: “E’ venuto il tempo di sacrificare il “brutto” e ciò che ha perso la sua funzione per spostare le cubature a favore di interventi necessari, da realizzare nel rispetto dell’efficienza e della sostenibilità”.

A seguire, l’intervento del direttore del Sito UNESCO Roberto Cerrato che ha descritto il lavoro realizzato con la pubblicazione delle linee guida per l’accessibilità e fruibilità nel sito UNESCO, un progetto finanziato nel 2016 dal Mibact: “L’Associazione Patrimonio – ha annunciato il direttore – omaggerà il manuale ai professionisti che ne faranno richiesta”. Cerrato poi ha ricordato che proprio due anni fa a Nizza si tenne il simposio che diede vita al progetto con il Ministero e la Regione Piemonte.

Per tutta la giornata gli oltre 150 presenti – progettisti, amministratori e tecnici di Pubbliche Amministrazioni e imprese - si sono confrontati sull’adozione dei “Criteri Ambientali Minimi”, lo strumento normativo che consente agli enti pubblici di ridurre gli impatti ambientali degli interventi di nuova costruzione, ristrutturazione e manutenzione delle opere pubbliche. Il ruolo fondamentale dei professionisti nella tutela del paesaggio è stato richiamato dal presidente del Sito, Gianfranco Comaschi.

Fabio Musso sottolinea l’importanza formativa della giornata di studio: “Ogni attore tecnico ha il dovere etico e morale di perseguire con il proprio operato il massimo grado di qualità progettuale, soprattutto quando è chiamato ad intervenire in territori riconosciuti quale Patrimonio mondiale dell’umanità.

L’Ordine degli Architetti Pianificatori Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Asti è orgoglioso di essere diventato socio sostenitore dell’Associazione per il Patrimonio dei Paesaggi vitivinicoli Langhe-Roero e Monferrato ed è felice di festeggiare questo “Patto per il Territorio” con la sottoscrizione di un memorandum di intenti per avviare un proficuo percorso comune di lavoro per la cura e la custodia del territorio”.

Comunicato stampa

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