In riferimento al contenuto ed al modo in cui il Sindaco risponde pubblicamente ai dati da noi divulgati sul Palio è evidente il suo attuale stato di difficoltà e confusione nell’affrontare la tematica.
Nel 2017 ha preso in mano un Palio, certamente migliorabile, ma che funzionava e stava crescendo nei numeri di anno in anno. Da quando ci ha messo mano lui è invece iniziato il declino ed ora, per completare l’opera, annuncia ancora un altro anno di transizione e addirittura si sfila cedendo la gestione ad un ente terzo a cui affidare la missione di renderlo una semplice “risorsa da sfruttare” a beneficio dei turisti, assodato ormai lo scarso interesse riscontrato dalla città. Chapeau!
Per rispondere invece alle sue evasive affermazioni, tanto per iniziare l’acquisizione dei dati è stata fatta dal sottoscritto e anche la Conferenza Stampa è stata convocata e condotta dal sottoscritto con la presenza del Consigliere Davide Giargia e dell’Avv. Alberto Pasta; me ne assumo totalmente la responsabilità mentre lui invece tenta di svicolare e, privo di argomentazioni valide, tira in ballo accuse infondate e questioni nè attuali e tantomeno pertinenti.
Il nostro intervento è durato circa un’ora nell’ambito del quale abbiamo semplicemente divulgato dati ufficiali e oggettivi, forniti dagli uffici comunali per i quali li ringraziamo e consultabili sulle nostre pagine facebook. Tutto si è svolto con l’obiettivo di informare i cittadini e dimostrare che l’attuale gestione del Palio anziché produrre benefici sta creando un danno. Difficile dire il contrario di fronte al fatto che negli ultimi due anni, dopo le svolte epocali, calano sensibilmente gli spettatori, calano gli incassi nonostante siano aumentati i prezzi dei biglietti, aumentano i costi totali con record assoluto nella storia nell’ultimo 2019, aumenta il deficit ripianato dal Comune nonostante l’intervento in aiuto della Banca CrAsti mai avvenuto negli anni scorsi.
Anziché rispondere nel merito a tali obiezioni, magari accennando ad una sana autocritica, il Sindaco liquida tutto in maniera scomposta con attacchi personali nei nostri confronti definendoci di fatto degli incompetenti. Il valore dei suoi ragionamenti si commenta da solo. Il suo livello di competenza invece è dimostrato dai numeri.
E pare in totale confusione pure quando afferma che il Palio non è la sua principale preoccupazione e, testuali parole, di averlo anticipato per “andare incontro alle richieste dei tanti astigiani che del Palio non ne vogliono sapere". Assodato che lo pensi veramente e non affermi ciò che invece gli chiede qualche alleato in Giunta, ma che razza di messaggio è questo per tutti coloro che invece per il Palio e le manifestazioni astigiane si impegnano, si sacrificano, dedicano tempo e risorse, rinunciano magari alle ferie e lavorano sotto il caldo per la riuscita della festa?
Infine tenta malamente di sottrarsi all’argomento ribadendo che la sua priorità non è il Palio ma il lavoro. Giusto! Ma allora, ci chiediamo cosa ha fatto in tal senso in oltre due anni di Amministrazione?
Ricordiamo che in campagna elettorale la priorità assoluta era la sicurezza, ora che la città è diventata prima in tutta Italia per furti in abitazione sostiene come la priorità non sia il Palio (anche questo messo in difficoltà) ma il lavoro. Visti i risultati, i cittadini a riguardo facciano pure tutti gli scongiuri che meglio ritengono…
Ciò che realmente sta più nuocendo al Palio è proprio questo tipo di comportamento di totale chiusura e autoreferenzialità, di divisione, fatto di messaggi negativi che come abbiamo visto arrivano sino a giustificare pubblicamente la violenza.
E su questo purtroppo continua a non capire. Il problema non è tanto di quando come dice lui “ero rettore quando avrei 'minacciato' il fantino di san Secondo” ma di oggi, nel 2019, in cui da Sindaco e nella sua funzione con la fascia tricolore addosso giustifica e incita in maniera irresponsabile tali comportamenti che potrebbero essere presi a modello da altri suoi cittadini. Uno scivolone del quale sembra non rendersene conto come in preda ad un delirio da onnipotenza e di pieni poteri.
Per il bene del Palio, per l’immagine della città ed a tutela del denaro dei cittadini rinnoviamo al Sindaco ancora una volta il nostro appello:
si fermi, prenda atto in maniera oggettiva dei dati e, con onestà, rettifichi lo “strepitoso” giudizio dato a caldo;
non si creda infallibile, faccia un bagno di umiltà che porti ad un atteggiamento di maggior condivisione nelle scelte, più inclusivo nei confronti di tutti i protagonisti della principale festa astigiana, organi istituzionali, rettori, comitati, comuni, organizzatori, partitanti;
riconsideri la scelta della data e garantisca uguale dignità per tutti i partecipanti e gli amanti del Palio;
attingendo dalle menti veramente capaci ed esperte a cui chiediamo il favore di attivarsi, si avvii una nuova stagione di riforme efficaci e strategiche, non dettate dalla sensazione e dal protagonismo di un singolo ma da un sapiente lavoro di gruppo.
Capita a tutti di sbagliare, ora però a nostro avviso il Sindaco costituisce purtroppo un rischio per il Palio per cui rendiamoci disponibili ad aiutarlo tutti insieme a cambiare direzione prima che sia troppo tardi.
Massimo Cerruti - Capogruppo M5S in Consiglio comunale