Cultura e tempo libero - 18 novembre 2019, 09:02

Un nuovo libro di Mario Renosio racconta la lotta partigiana tra Monferrato e Langhe

Presentazione il 24 novembre alle 15 a Vinchio con il presidente del Consiglio Regionale Stefano Allasia

In copertina una bella fotografia di Remo Rissone, giovane partigiano

In copertina una bella fotografia di Remo Rissone, giovane partigiano

Il 75° anniversario della Repubblica partigiana dell'Alto Monferrato sarà ricordato domenica 24 novembre, a Vinchio, con la presentazione di un nuovo libro sulla lotta partigiana, la proiezione di un documentario e la visita guidata alla Casa della Memoria.

Alla giornata parteciperà il presidente del Consiglio Regionale Stefano Allasia.

Il programma è organizzato da Israt, Comitato Resistenza e Costituzione della Regione Piemonte, Casa della Memoria in collaborazione con Comune, Associazione culturale Davide Lajolo e Anpi astigiana.

L'appuntamento è alle 15 alla Casa della Memoria, luogo di riferimento regionale dedicato alle storie e alle memorie legate alla scelta partigiana, al difficile rapporto tra mondo contadino e Resistenza, alla violenza della repressione nazifascista, alla deportazione nei campi di concentramento nazisti. Qui si terrà il saluto del sindaco Chiara Zogo e di Stefano Allasia.

Dopo la visita guidata ci si trasferirà, alle 16, nel salone della Confraternita dove verrà proiettato il documentario "Resistere in collina" e sarà presentato il libro, fresco di stampa, di Mario Renosio: "Attila, Pepe e gli altri. La lotta partigiana tra il Monferrato e le Langhe".

Con l'autore, direttore scientifico dell'Israt, converseranno Mauro Forno, presidente dello stesso Istituto, e la ricercatrice Nicoletta Fasano.

Senza nasconderne le contraddizioni e i limiti, Renosio presenta la lotta partigiana con le sue aspirazioni, i progetti plurali e spesso contrastanti tra loro, i valori comuni e i protagonisti.

"La Resistenza - spiega l'autore - è una guerra di tipo nuovo: è anche guerra civile, oltre che di liberazione, e si sovrappone a una società che, per cultura e tradizione, è refrattaria ai cambiamenti e ostile verso tutto ciò che viene avvertito come 'esterno'. La guerra partigiana però è combattuta dalla maggior parte dei figli di questa terra, che con la sua gente, le sue colline e i suoi nascondigli si richiude protettiva attorno a essi, soprattutto nei momenti più drammatici. Tuttavia la popolazione rimprovera spesso, ancora oggi, ai partigiani di averla esposta ai rischi delle rappresaglie senza aver saputo o potuta difenderla da esse e ciò provoca e alimenta anche il permanere di memorie divise".

Il volume, prodotto dall'Israt come il documentario "Resistere in collina", è in vendita a 20 euro ed è stato pubblicato con il contributo di Anpi, Casa della Memoria, Fondazione CRT.

Comunicato stampa

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