Cultura e tempo libero - 20 dicembre 2019, 18:57

Presentato il numero 30 della rivista Astigiani, con un occhio all'ambiente

Dal 2020 sarà messo a dimora un albero per ogni nuovo sottoscrittore di abbonamento sostenitore

Presentato il numero 30 della rivista Astigiani, con un occhio all'ambiente

È stato presentato oggi al cinema Lumière il numero 30 della rivista Astigiani. Insieme al numero, ristampa della prima guida turistica della città, di giovedì 14 maggio 1891. 

Questa uscita speciale di 128 pagine contiene anche gli indici degli articoli pubblicati dal numero 21 al 30, un’utile strumento da sfogliare per ritrovare i temi trattati in questi anni.

Presenti una buona parte de  300 autori che da settembre 2012 a oggi hanno scritto per la rivista.

Il direttore Sergio Miravalle ha ricordato Luciano Nattino:"Grazie per il vostro sostegno. Siamo arrivati al 30esimo numero. Quando abbiamo iniziato, nel 2012, questo cammino, non pensavamo di poter arrivare fin qui".

ASTIGIANI E L'AMBIENTE

Una bella iniziativa. Dal 2020 per tutti coloro che sottoscriveranno un abbonamento ad Astigiani in quota sostenitore, sarà messo a dimora un albero "creando un bosco degli astigiani" in una zona ancora da definire, c'è già un contatto con la Regione e con alcuni esperti.

Il sindaco Rasero, intervenuto ha spiegato che "Si vuole dare una direzione più green ad Asti, l'idea è importante".

Molti gli interventi e gli approfondimenti: la storia dei vigili urbani, un’evoluzione che dalle guardie cittadine del Trecento ha portato all’attuale corpo di Polizia Municipale. Non solo un presidio per Asti, ma anche un’istituzione che è entrata nella vita sociale della città con tradizioni come la “Befana del Vigile”. Astigiani racconta poi la vicenda del recupero della cripta di Sant’Anastasio e l’apertura del suo museo e ricostruisce l’epica carovana che portò Vittorio Alfieri alla fine del ‘700 in Inghilterra ad acquistare cavalli.

Altri servizi sono dedicati alla vita della pittrice Amelia Platone e al ritratto del liberale Gilberto Barbero; l’intervista della rubrica “Confesso che ho vissuto” è a don Vittorio Croce, che ha lasciato la direzione del settimanale Gazzetta d’Asti dopo 44 anni. Tra le rubriche si andrà all’incontro con un astigiano che ha combattuto in Indocina con la Legione straniera, con l’epico calciatore e allenatore Bruno Nattino, con la storia della banda musicale Cotti e della scuderia Draghi Rossi.

La presentazione si è conclusa con il brindisi, la rivista èin vendita in tutte le edicole dell’Astigiano e nelle principali librerie a 7 euro. Per abbonamenti e numeri arretrati la sede di Astigiani in via San Martino 2, angolo Corso Alfieri, di fonte a Palazzo Mazzetti, è aperta il martedì, giovedì e sabato dalle 16 alle 19. 

Redazione

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