Cultura e tempo libero - 25 dicembre 2019, 14:00

Dalla penna della 25enne nicese Cornelia Longo un mondo fatto di Driadi, streghe e magia

Si chiama Elementali ed è il regno protagonista della saga "La Driade e la Strega"

La mappa del regno di Elementali

La mappa del regno di Elementali

Abbiamo fatto due chiacchiere con la giovane scrittrice Cornelia Longo, originale pseudonimo dietro al quale si nasconde Giulia, una ragazza di 25 anni di Nizza Monferrato. 

Giulia, nonostante la sua giovane età, è autrice di numerosi testi, tra cui "La Driade e la Strega", romanzo fantasy pubblicato con Amazon, nonché primo libro di una saga destinata a continuare. Cornelia Longo è stata anche autrice del libro "Recto Verso - L'armonia degli opposti", insieme a Matteo Parlagreco

Al centro del romanzo c'è Elementali, un regno in cui la protagonista indiscussa è la Natura, quella con la N maiuscola, incontaminata (o forse).

SINOSSI

Elementali

La particolarità di Elementali è in tutto ciò che ricopre, poiché ogni singolo filo d’erba, ogni palude, ogni albero, ha un’anima. Ha vita. Questo mondo è composto quasi totalmente da Foreste e fiumi. La sua salvaguardia è stata affidata a creature di eccezionale sensibilità e bontà: le Driadi, che sono le anime degli alberi che compongono le Foreste, capaci di separarsi dall’albero stesso e prendere sembianze umane.

Il fascino delle Driadi

Dopo tre secoli governati dalla pace, senza una Regina Driade al comando di Elementali, qualcosa si incrina. Lo Spirito della Luna, che dall’alto tutto osserva, marchia una fanciulla dai capelli color del grano, causandole la perdita della memoria e facendola sprofondare in un nuovo mondo: a Elementali.

L'uomo: il cancro di Elementali

Celia era stata scelta, era stata chiamata a regnare. Soprattutto, sarebbe stata addestrata per debellare il cancro che si stava espandendo sul mondo: l’uomo che, con il fuoco, la violenza e l’arroganza, stava crescendo di potenza, conquistando terreni che non gli appartenevano e soggiogando tutte le creature più deboli di lui. Mai si era vista tanta ferocia a Elementali né mai vi era stata tanta confusione. A incrementare lo stato di allerta, per giunta, vi erano i conflitti interni fra la razza umana che iniziarono quando, fra le nuove generazioni, nacquero dei bambini con abilità speciali. Ciò che è ignoto, terrorizza la razza degli uomini, pertanto il loro destino era segnato: si bisbigliava di magia oscura, di malefici. Andavano eliminati! Così, perseguiti giorno e notte, e subendo tragiche perdite, i maghi e le streghe raggrupparono le forze e si garantirono un futuro in un’Accademia che accoglieva chiunque fosse come loro. Insieme, formarono una famiglia e, lontano da occhi indiscreti, arroccata alla cima di un precipizio, l’Accademia di stregoneria si popolava ogni anno di giovani studenti.

Tra questi, non passa inosservata Yvonne, promettente allieva che cattura l’attenzione di una pericolosa insegnate che trama un piano diabolico per vendicarsi sugli antichi soprusi degli uomini privi di poteri e sull’intero dominio delle creature magiche di Elementali. Celia e Yvonne saranno rivali o alleate?

INTERVISTA

  • Giulia, come mai hai scelto di non svelare completamente la tua identità e di chiamarti Cornelia Longo?

Quando pubblicai il mio primo romanzo, mi trovai di fronte a un bivio: usare il mio vero nome o “nascondere” la mia identità dietro a uno pseudonimo? La scelta andava presa in quel momento, perché non è saggio cambiare firma in un secondo momento. Ricordo che ci pensai per giorni interi, analizzando i pro e i contro. Infine, mi assegnai uno pseudonimo e ancora oggi mi ritengo soddisfatta della scelta. Mi imbattei in Cornelia: quando Zeus divenne re degli dei, rese immortale la capra Amaltea da cui fu allevato e, prendendole un corno, lo trasformò nella costellazione del Capricorno. Il nome deriva dal latino “Cornelius” e significa “colui/ colei che porta fortuna”. Nella mitologia è infatti collegato alla Cornucopia, significato di abbondanza e prosperità. Così, scelsi il nome e il cognome fu una conseguenza. Cercai su internet i cognomi piemontesi più diffusi, poiché ero intenzionata a mantenere salde le mie origini. “Longo” comparve tra i primi dieci e mi piaceva molto come suonava insieme a “Cornelia”.

  • Veniamo al tuo La Driade e la Strega.  Il tuo libro si ispira fondamentalmente a due pilastri fondamentali… a cominciare dal Signore degli Anelli, giusto?

I pilastri che sostengono la nascita di questa saga sono due e sono fondamentali. Il primo è “Il Signore degli Anelli”, il secondo è “Harry Potter”. Chi è della mia leva, è cresciuto con questi due giganti dell’editoria mondiale e, successivamente, della cinematografia internazionale. Insieme a queste due saghe fantasy, la me di otto anni, ha iniziato a sognare in grande. Ha alimentato la sua fantasia e l’ha resa una sua arma contro la realtà di tutti i giorni. Come rendere grazie, quindi, a queste due saghe celebri in tutto il mondo? Beh, perché non fonderle in un'unica saga? Elfi, natura, creature mitologiche e leggendarie, con e contro, un’Accademia di stregoneria? L’intento è proprio quello di far combaciare i due mondi che mi hanno fatto battere il cuore.

 

  • Nel libro emerge anche un ruolo particolare dell’uomo, con un certo legame all’attualità, si pensi ad esempio alla filosofia inneggiata e portata in piazza dai Fridays for Future. La natura è da preservare… ma l’uomo…

L'uomo è il male, è il responsabile della corruzione della Natura. In Elementali la Natura è incontaminata, fino a quando la specie umana decide di rovinarla e attaccarla. La Natura è il nostro Paradiso ed è fondamentalmente il filo rosso del mio romanzo. Senza fare la Greta della situazione, ritengo che oggigiorno sia necessaria da parte di tutti una piccola collaborazione. Piccoli gesti possono essere davvero importanti per la salvaguardia della nostra Terra.

  • Cosa bolle in pentola? Quali sono i prossimi progetti?

Tra poche settimane pubblicherò su Amazon il mio terzo romanzo, dal titolo “Le fatalità di Clove”. Per questo nuovo progetto ho sperimentato un genere in cui non mi ero mai addentrata: drammatico. E, nel mentre che attendevo la realizzazione della copertina, l’editing, ecc... ho iniziato anche il mio quarto romanzo, che ancora una volta non somiglia ai precedenti. Infatti sarà un libro a sfondo comico sugli aneddoti della telefonia, siccome ho lavorato nel settore. Per il prossimo anno, mi sono anche ripromessa di partecipare con uno stand alla famosa fiera del Lucca Comics. Ah! E ci voglio andare con tutti e quattro i libri!

 

 

Elisabetta Testa

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