"Bisogna ascoltare tutte le minoranze", scherza, ma non troppo, il presidente del consiglio comunale di Asti, Giovanni Boccia che oggi ha tenuto la conferenza stampa di fine anno.
Un anno tranquillo, anzi, l'augurio è che il 2020 sia come il 2019. "Devo spezzare una lancia a favore dell'opposizione che non ha mai fatto ostruzione fine a se stessa. Le sedute sono in netta diminuzione anche grazie al regolamento modificato nel 2008 che ha snellito i lavori. Anche, credo, il buon rapporto con tutti ha favorito il percorso. Mi piace l'arte del 'compromesso'. Vorrei fare il capogruppo - sorride Boccia che ci tiene a sottolineare di non avere mai tolto la parola durante i consigli - il regolamento è sempre interpretato a favore del singolo consigliere".
Il consiglio più noioso? "Indubbiamente le sedute sul Bilancio", il più vivace "quello su Israt, molto partecipato".
I NUMERI
Le sedute del consiglio sono state 13
Approvate 56 delibere
Presentati 3 ordini del giorno
3 quelli approvati
Presentata e trattata 1 mozione
Nel 2019 presentate 44 interpellanze - interrogazioni a risposta verbale, 39 quelle trattate.
Le interpellanze-interrogazioni a risposta scritta sono state 18
10 le conferenze Capigruppo.
"Rispetto al passato c'è un grande risparmio per la macchina comunale - spiega ancora Boccia. Ogni seduta costa circa 1800 euro e gli impiegati devono fare straordinario. Colgo l'occasione per augurare un buon anno a tutti gli astigiani".