“L’altra sera in Consiglio, durante la risposta-fiume del sindaco alla mia interpellanza, ho scoperto che il milione e ottocentomila euro destinati a finanziare i lavori al Museo Paleontologico e per la ex chiesa del Gesù non sono più disponibili, poiché quei soldi verranno dirottati per interventi a Palazzo Ottolenghi e al Palazzo Civico. Delle due, l’una: o hanno sbagliato clamorosamente i conti prima o hanno gonfiato le cifre adesso”.
Così, non usando mezzi termini, la consigliera comunale Angela Quaglia evidenzia il venir meno dei fondi destinati agli interventi necessari presso il museo di Palazzo Michelerio, un unicum di enorme valore storico e culturale che appena lo scorso anno aveva visto la ex chiesa del Gesù, che ne è parte integrante, classificarsi in ottima posizione nella classifica nazionale dei “Luoghi del cuore” FAI.
“Voglio capire meglio che cosa sia successo – ha aggiunto la consigliera – per cui questa mattina ho presentato un’interrogazione. Il Paleontologico ha tutte le caratteristiche per attirare ad Asti tantissimi turisti, nessuna altra città vicina può vantare la presenza di resti fossili di delfini e balene, quindi resto convinta che l’Amministrazione dovrebbe valutare un po’ meglio le proprie priorità di spesa”.
“Anche perché – conclude la consigliera di minoranza – non è la prima volta che accade. Pensiamo alla ristrutturazione della Jona, che è la scuola più recente tra quelle costruite in città: un investimento di 10 milioni di euro, cui vanno aggiunti i fondi necessari per ospitare temporaneamente le classi all’Enofila”.
L'assessore Berzano: "Non avevamo alternativa, ma troveremo altri fondi"
“Non c’è nessuna volontà di sminuire l’importanza del Paleontologico – ribatte l’assessore al Bilancio Renato Berzano – anche il sindaco, durante il consiglio, ne ha ribadito l’unicità. I finanziamenti inseriti nel progetto ‘Vino e cultura’, tra i quali rientrava quello per il Paleontologico, sono la più importante eredità lasciataci dalla giunta Brignolo, tant’è che li avevamo confermati tutti. Semplicemente – passando dalla fase progettuale, nella quale erano state ipotizzate determinate cifre, a quella esecutiva – ci si è accorti che gli interventi necessari su alcuni degli edifici che precedevano in graduatoria il Paleontologico, richiedono ulteriori investimenti”.
“Come nel caso di Palazzo Ottolenghi dove, mettendo mano al tetto per rinforzarlo, i tecnici si sono accorti che la struttura sottostante dev’essere rinforzata per riuscire a sostenere un tetto realizzato con le caratteristiche odierne. Purtroppo, non è che a fronte di questa constatazione ci vengano concessi ulteriori fondi, la cifra resta sempre quella. Per cui, andando a scalare, sono venuti meno i fondi destinati al Paleontologico, che era quarto in graduatoria perché preceduto dal Battistero. Comunque, anche riguardo la graduatoria, non abbiamo toccato assolutamente nulla, è quella presentata a suo tempo dalla Giunta Brignolo”.
“Ad ulteriore riprova di quanto riteniamo importante il Paleontologico – conclude Berzano – ci eravamo già attivati anche per far traslare al Comune la concessione trentennale fatta dall’ATC, proprietaria dell’immobile, al Paleontologico, affinché, inserendolo nel patrimonio cittadino ci fosse possibile contrarre un mutuo per consentire lo svolgimento dei lavori. Io credo comunque che, vista la specificità del Museo Paleontologico, riusciremo a trovare altri fondi. Certamente ci vorrà un po’ di tempo e non sarà facile, ma ci riusciremo”.