Attualità - 31 gennaio 2020, 08:00

Comuni che spendono: nell'Astigiano sarebbero cinque quelli con le spese più alte pro capite

Lo studio, però, non convince Uncem, che lo accusa di essere una fake-news. Secondo Synapta e ContrattiPubblici.org, il comune di Bruno avrebbe speso oltre 53mila euro. Asti, invece, poco più di mille

Lo screenshot dei dati spesa dell'Astigiano, con le cinque zone rosse

Lo screenshot dei dati spesa dell'Astigiano, con le cinque zone rosse

Negli ultimi giorni Il Sole 24Ore e Infodata hanno diffuso uno studio di Synapta e ContrattiPubblici.org sulla spesa procapite dei Comuni, consultabile cliccando QUI

Si tratta di dati che fanno riferimento all'acquisto di beni e servizi, oltre che all'esecuzione di opere pubbliche.

"Uncem non accetta fake-news e nelle ultime ore abbiamo ricevuto decine di segnalazioni dai sindaci. Non poco arrabbiati", spiegano da Uncem. 

Il caso di Saluzzo

Si prenda come esempio Saluzzo, in provincia di Cuneo. Mauro Calderoni, il sindaco, rileva che dall'analisi sembrerebbe aver speso oltre 27.000 euro pro capite nel 2018. Avendo però il comune poco più di 17.000 abitanti, il dato è parso poco veritiero. 

"Faccio mie le considerazioni del sindaco Calderoni - afferma Marco Bussone, Presidente Uncem - e di tanti Comuni italiani. Al netto dello specifico errore, per dare giudizi fondati si dovrebbe approfondire come sono destinate le risorse dei singoli Comuni. L'indicatore della spesa generale va accompagnato allora ad altri parametri, come la dotazione di nuove infrastrutture e opere pubbliche, la creazione di partnership di valorizzazione territoriale, sociale culturale e turistica, i dati sul benessere equo e sostenibile".

Top 5 dei comuni dell'Astigiano ritenuti più "spendaccioni"

Nel caso dell'Astigiano, risultano cinque i comuni più "spendaccioni". Al primo posto Bruno, che, nel 2018, avrebbe speso 53mila 645 euro pro capite. Seguono Dusino San Michele con 20mila 147 euro, Vesime con 5009 euro, Calliano con 4mila 486 euro e infine San Damiano con 3mila 884 euro. Asti, invece, avrebbe speso 1155 euro pro capite nell'anno di riferimento.

"I sindaci hanno ragione - sottolinea Bussone - l'impegno e la dedizione che Amministratori e dipendenti dei piccoli e medi Enti Locali italiani mettono nella loro attività quotidiana meritano più rispetto e maggior approfondimento. Queste analisi di dati che generano titoli, articoli non chiari, fraintendimenti sono bollabili come fake-news. Per i quali servono dei fact-check urgenti, non derogabili".

"Auspichiamo che si vogliano correggere gli errori, verificare meglio i dati ed evidenziare gli aspetti che riflettono le effettive situazioni delle nostre comunità, evitando in futuro critiche sbrigative e titoli scandalistici", puntualizzano Calderoni e Bussone.

Elisabetta Testa

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A MARZO?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare 2024" su Spreaker.
SU