Economia e lavoro - 03 febbraio 2020, 17:45

Obbligo scontrino fiscale elettronico: parte anche da Asti il no al nuovo provvedimento

Gherlone per Assimprese: “È una norma vessatoria per i piccoli esercenti e va abolita". A metà febbraio anche ad Asti gazebo per raccolta firme

Immagine di repertorio

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È iniziata negli uffici di Assimprese ed U.N.S.I.C. presso le sedi di Asti e Novara la raccolta firme contro il provvedimento legislativo che ha introdotto l'obbligo, anche per i piccoli esercenti, dello scontrino fiscale elettronico a partire dal 1 gennaio 2020.

La norma impone anche per i commercianti (bar, chioschi, panetterie) con volume di affari ridotti di dotarsi del misuratore fiscale in grado di effettuare l’invio telematico degli scontrini direttamente all' Agenzia Entrate.

"Norma vessatoria"

È una norma vessatoria per i piccoli esercenti”, sostiene Pier Paolo Gherlone, Presidente Regionale di Assimprese, libero sindacato di imprenditori piemontesi e delegato provinciale U.N.S.I.C. di Asti .

Fino a giugno gli adempimenti possono essere fatti dagli intermediari abilitati ovvero commercialisti o Associazioni di categoria.

Da giugno tutti i commercianti (negozi, bar) devono installare il pos, il registratore di cassa telematico e la rete internet con una spesa di circa 1.500 euro.

Molti paesi sono senza fibra o adsl

È una imposizione assurda, molti piccoli paesi non sono serviti da fibra o adsl e diventa difficile il collegamento internet”, sostengono i dirigenti del sindacato. 

Va abolita la norma", sostiene il rappresentante del sindacato degli imprenditori.

Raccolta firme e gazebo

I cittadini, in particolare commercianti e artigiani che volessero firmare per l’abrogazione del provvedimento, potranno recarsi in via XX Settembre 123 ad Asti e in via Solferino 10 a Novara presso gli uffici U.N.S.I.C. e Assimprese tutti i giorni dalle 15 alle 17.30.

A metà febbraio gazebo nelle piazze di Novara e di Asti per la raccolta firme. 

Comunicato stampa

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