Nei giorni scorsi siamo stati coinvolti in uno scambio “irrituale” fra Paolo Romano, legale rappresentante di Nos (la società che detiene il 45% di Asp) e il Sindaco di Asti Maurizio Rasero (che rappresenta il restante 55% della società “pubblico privata” astigiana). Dalle tre mail che abbiamo ricevuto emerge un livello di conflittualità mai raggiunto fino ad ora, una tensione che traspare fra le righe, che rende poco credibili le rassicurazioni in merito allo stato avanzato della trattativa tra parte pubblica e parte privata.
Certamente il Sindaco Rasero ci ha messo del suo per creare questo caso. Egli, infatti, ha indirizzato una missiva ad oggetto “richiesta di incontro” senza specificare che l’oggetto fosse Asp, alle società che detengono quote azionarie di Nos (Asta, Amiat, Smat, Ireti, Gtt), escludendo però dai destinatari la stessa Nos e il suo legale rappresentante, Paolo Romano appunto. Questo fatto appare di per sé stravagante e, provocatoriamente, Romano ha controbattuto indirizzando la sua risposta anche “a tutti coloro che partecipano all’assemblea del Comune di Asti”, e dunque a tutti i consiglieri di maggioranza ed opposizione.
Come minoranza in Consiglio comunale esprimiamo una profonda preoccupazione per il clima creatosi tra l’amministrazione comunale e il socio privato, e ci auguriamo che a farne le spese non siano i lavoratori, i cittadini che usufruiscono dei servizi e in generale lo stato di salute dell’azienda. Un episodio del genere prova che l’amministrazione non ha assolutamente consapevolezza della portata di questo passaggio.
Ci troviamo, al contrario, di fronte ad una totale assenza di strategia. Sono passati due anni e mezzo dall’insediamento della Giunta. I contratti di servizio, mancanti dal 2017, non sono stati sottoscritti. Non si è provveduto nemmeno all’avvio delle procedure per il rinnovo o la ridefinizione dei patti parasociali nei tempi stabiliti: patti parasociali che a questo punto inevitabilmente scadranno il prossimo 31 marzo, fatto che può comportare oneri notevoli per il Comune. Non è ancora nota la direzione verso cui il Sindaco Rasero vuole portare Asp. Emerge solo, in tutta la sua drammaticità, l’inconsistenza e l’incapacità di visione strategica del Sindaco, della sua Giunta, della sua Maggioranza.
Per quanto ci riguarda nei giorni scorsi abbiamo chiesto la convocazione di un consiglio comunale aperto sul tema di Asp. Tale momento è stato richiesto per definire chiaramente l’indirizzo che l’amministrazione intende imprimere all’azienda. È il Consiglio comunale che, nelle sue prerogative, sentiti i cittadini e le parti sociali, deve dare gli indirizzi e, per tale ragione, ogni ipotetico incontro tra il Consiglio comunale e Nos non potrà che avvenire dopo il Consiglio comunale aperto con l’auspicio che il Sindaco vi si presenti con una linea strategica chiara e definita. In questo senso la minoranza non farà mancare il proprio contributo di idee e proposte per un rilancio dell’Azienda, della professionalità dei suoi lavoratori, dei servizi che fornisce alla cittadinanza.
I gruppi di opposizione del Consiglio comunale di Asti