Tradizioni, cucina povera e fantasia sono gli ingredienti del libro “Pane e pere a colazione” (Ed. Araba Fenice) presentato venerdì presso il Municipio di San Damiano. L’autrice, professoressa Franca Garesio Pelissero, ne ha discusso con il professor Gianpaolo Fassino. L’ incontro è stato organizzato dal Polo Cittattiva per l’Astigiano e l’Albese – I.C. di San Damiano con Museo Arti e Mestieri di un Tempo e Comune di San Damiano e Cisterna, Fra Production spa, Cantine Povero distr. Srl, AimcAsti. “Non si tratta di un ricettario – ha evidenziato il prof. Fassino – ma di un libro dove si intrecciano storia, antropologia e memoria”.
Un mondo che sembra molto lontano dal nostro ma dal quale ci separano pochi decenni. Tempi nei quali quasi tutto era autoprodotto, nulla veniva sprecato, l’ingegno e la creatività sopperivano alla mancanza di soldi e il riciclo non era una moda ma una necessità. Le ristrettezze erano grandi ma forgiavano il carattere. Grande era anche il senso della comunità all’interno della quale si condividevano le gioie e I dolori della vita.
“Oggi abbiamo tante cose, consumiamo ma non gustiamo più. Ricordo invece le pere che mangiavamo a colazione al posto del latte. Era una colazione povera ma ricca d’amore perché i miei genitori le andavano a raccogliere per noi all’alba” ha ricordato la Pelissero. Pane e pere, gusto di passato che dovremmo assaporare anche oggi.
“Ho voluto scrivere questo libro perché nulla andasse perduto. Questo libro è un dovere. È stato costruito nel tempo. Chi vive nei paesi sa che gli anziani hanno una ricchezza interiore straordinaria. Un tempo la vita era lenta e si aveva tempo per riflettere e ricordare. Molte cose le ho vissute sia di riflesso che personalmente” ha affermato l’autrice.