La gara di solidarietà per aiutare Durazzo, gravemente colpita dal terremoto del 26 novembre scorso, che ha provocato 51 morti, centinaia di feriti e più di 6000 persone sfollate. ha coinvolto anche Moncalvo.
È tornata infatti lunedì sera la delegazione che lo scorso fine settimana si è recata proprio a Durazzo, per sostenere con gesti concreti la popolazione albanese.
Fin da subito l’intera popolazione aleramica si è mobilitata senza sosta e con grande spirito di sacrificio. Un’operazione fortemente voluta dalla comunità albanese di Moncalvo (la seconda comunità straniera più numerosa in città) e portata avanti insieme al Comunedi Moncalvo, alla Pro Loco e al Leo Club, i quali hanno dato vita ad un’importante raccolta fondi.
Dopo iniziative ed eventi vari, tra cui la cena dell’11 gennaio nella sede della Pro Loco, il ricavato è stato finalmente portato a destinazione.
A capo della delegazione moncalvese in visita ufficiale a Durazzo,il vicesindaco di Moncalvo Andrea Giroldo che nella giornata di sabato 8 febbraio ha incontrato in municipio a Durazzo, il vicesindaco della città, Florian Tahiri.
Giroldo ha esposto al suo omologo albanese il progetto di raccolta fondi portato avanti da Moncalvo nelle settimane precedenti, sottolineando il forte legame che intercorre ornai da anni tra Moncalvo e l’Albania. Tahirisi è complimentato, esprimendo parole di profonda gratitudine per l’impegno profuso.
“Le conseguenze del sisma sono state devastanti, ma lo spirito e la forza di questa gente lo è altrettanto”, ha affermato il vicesindaco Giroldo, “sono onorato di essere stato al fianco della nostra comunità albanese in questa missione di solidarietà nella loro terra madre. Sarà lunga e difficile, ma sono certo che vi riprenderete. Moncalvo è con voi”.
“Ringrazio immensamente la Città di Moncalvo, gli amministratori e tutti suoi cittadini per la loro grande generosità–ha dichiarato Tahiri –è veramente bello pensare che ci sono persone, anche al di fuori dei confini nazionali,che hanno a cuore le sorti del nostro Paese. Questo gesto contribuisce a rinsaldare i rapporti di amicizia e fratellanza tra il popolo italiano e quello albanese che sussistono da moltissimi anni”.
LE CONSEGUENZE DEL TERREMOTO
Il terremoto del 26 novembre, oltre alle vittime, ha causato numerosi disagi in molte zone della città: se nel centro cittadino si è assistito a importanti crolli di numerosi palazzi, sedi di abitazioni civili e strutture ricettive, i problemi maggiori si sono riscontrati nelle periferie, dove il terremoto ha contribuito a peggiorare situazioni di estremo degrado già preesistente, rendendo ancora più difficile la vita quotidiana di famiglie, che ora si ritrovano costrette a vivere in container di 6 x 3 metri, senza acqua, luce e gas.
Ed è verso queste persone che si è deciso di rivolgere l’attenzione, donando i soldi raccolti a Moncalvo ad alcune tra le famiglie più bisognose di tutta la città: nuclei familiari composti da 10 persone, bambini piccoli senza cibo, vestiti e medicinali, madri che sono state in passato vittime di violenze, costrette ad allevare da sole i figli e coniugi che vivono in scomode tende patendo freddo e intemperie.
“Siamo contenti dell’ottimo risultato conseguito da questa raccolta fondi”, hanno affermato dalla comunità albanese di Moncalvo. “Talvolta la natura ci mette di fronte a situazioni critiche;non dobbiamo arrenderci e continuare a lottare. Siamo felici di aver potuto dare il nostro contributo per la nostra terra e ringraziamo di cuore tutti i moncalvesi per il grande sostegno e partecipazione dimostrata in questi mesi”.
“Siamo molto legati alla popolazione albanese”, ha conclusoGiroldo. Il compitodi un amministratore non è solamente quellodi risolvere i problemi della propria città, ma anche sostenere persone da anni residenti a Moncalvo, che in questo caso soffrono per quanto sta accadendo nel loro Paese. È nostro dovere essere al loro fianco, soffrire con loro e prodigarsi insieme per dare una speranza a chi in questo momento sembra averla perduta”.