Attualità - 27 febbraio 2020, 07:39

Coronavirus, ecco l'impatto sulle aziende artigiane: bene solo la distribuzione di cibo. Per gli altri è crollo

Incremento del 40-50% per le attività della rete alimentare, soffrono taxi, catering, ristorazione. Oggi intanto è previsto un incontro tra l’assessore regionale alla Sanità Luigi Icardi e il ministro della Salute Roberto Speranza

Coronavirus, ecco l'impatto sulle aziende artigiane: bene solo la distribuzione di cibo. Per gli altri è crollo

A meno di una settimana dall'inizio del caos Coronavirus, si fanno già i conti per capire i danni nel mondo dell'economia. Lo ha fatto per esempio Cna Piemonte, che ha acceso la luce sul settore artigiano.

E così si scopre che, a vedere crescere il volume dei propri affari, sono stati solo le aziende connesse all'approvvigionamento della rete distribuita alimentare. In pratica, quelli che hanno dovuto rifornire i negozi e i supermercati dopo l'assalto della gente per fare scorte.

Per tutti gli altri, il crollo è stato verticale: i taxi registrano una contrazione del 50% dei ricavi rilevata già dalla giornata di sabato scorso, l’attività del catering risulta azzerata (-100%) e dimezzata la ristorazione. Per il settore benessere nel 57% del campione la situazione è in forte diminuzione o in allarme: in alcuni casi aziendali si parla di “agenda appuntamenti azzerata”; per il restante 43% la situazione viene descritta al momento come ordinaria.

“Dai segnali raccolti attraverso questa prima rilevazione risulta evidente che occorre un piano energico, immediato e concreto per limitare i danni diretti e indiretti che l'emergenza in atto può produrre alle attività economiche, non circoscrivendo gli interventi alle sole imprese situate nei territori cosiddetti "zone rosse" ma anche rivolte al territorio piemontese che ha evidenti connessioni con il resto del sistema produttivo del nord Italia”, hanno affermato il presidente di Cna Piemonte, Fabrizio Actis.

“Fisco, credito, previdenza, ammortizzatori sociali sono i principali ambiti in cui servono provvedimenti straordinari - sottolinea il segretario regionale di Cna Piemonte, Filippo Provenzano -. Infine occorre sensibilizzare maggiormente i cittadini-consumatori affinchè adottino comportamenti ordinari che possano contribuire al normale svolgimento delle attività produttive e commerciali le quali diversamente si troveranno in grave difficoltà come peraltro i primi dati da noi raccolti segnalano”.

Intanto, nella giornata di oggi, è previsto un incontro tra l’assessore regionale alla Sanità Luigi Icardi e il ministro della Salute Roberto Speranza: “Farò il rendiconto della situazione e porteremo le istanze del territorio, comprese quelle delle nostre aziende, attività ricettive, alberghi e ristoranti” spiega Icardi. “Tutte le attività economiche a cui abbiamo chiesto un’analisi comparativa del fatturato o degli incassi dell’anno scorso nello stesso periodo, paragonato a quello di quest’anno per dare una prima sommaria stima dei danni e chiedere lo stato di crisi” è l’analisi dell’assessore.

D’altra parte, come ribadito dalle associazioni di categoria, in Piemonte la situazione appare drammatica in più settori. “Le nostre aziende devono essere sostenute, la situazione è altrettanto drammatica dal punto vista economico e del tessuto produttivo” conclude poi Icardi.

Massimiliano Sciullo

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