- 01 marzo 2020, 16:33

"Portacomaro non è il paese del virus, ma un paese vivo con tante attività commerciali e eventi di rilievo"

Anche nel paese astigiano, si cerca di tornare alla normalità pur nel rispetto di tutte le norme di sicurezza. In quarantena la Casa di Riposo, mercoledì riaprono le scuole

Un paese vitale, ricco di iniziative e, fortunatamente, affatto sonnecchioso e lento.

Nell'Astigiano, il paese di Portacomaro, in questi giorni sotto riflettori non voluti a causa del Coronavirrus, vuole ripartire davvero e, soprattutto, cercare di fare chiarezza.

Un avviso scritto e affisso in Municipio ieri spiegava che "Non è stata istituita nessuna zona rossa e nessuna attività è stata interdetta", e dopo alcuni consigli pratici di igiene, il sindaco Alessandro Balliano ha specificato:"La situazione è sotto controllo da parte del Servizi Igiene Pubblica della Asl di Asti e le persone coinvolte direttamente o indirettamente, sono sotto stretta osservazione nelle abitazioni".

Questa mattina il sindaco, al temine della messa regolarmente frequentata anche da tanti compaesani, si è intrattenuto con noi per una chiacchierata chiarificatrice. "Forse a messa c'erano un po' meno persone del solito e tutte hanno osservato le restrizioni previste dall'ordinanza regionale, con molta speranza per il futuro".

Il sindaco Balliano ci tiene a fare un po' di chiarezza anche sui ricoveri all'ospedale Cardinal Massaia. "Sono due portacomaresi - spiega - sono stati fatti 36 tamponi che, al primo giro, hanno dato quasi tutti esito negativo, un paio di altri saranno ripetuti. Per precauzione il SISP (Servizio Igiene Sanità Pubblica dell'Asl di Asti) ha messo tutti e 36 in quarantena nelle proprie abitazioni".

Dal soggiorno marino organizzato dalla Provincia, solo una signora ha partecipato ed è rientrata il 18 febbraio. Gli altri sono contatti secondari. In quarantena anche la locale Casa di Riposo. "I dipendenti hanno fatto tutti, con esito negativo, il tampone, e continuano a lavorare in regime di quarantena e, ovviamente, al momento, i parenti non possono venire a trovare i loro anziani".

"Con il servizio del SISP - continua il sindaco - si è voluto cercare di gestire nel modo più precauzionale possibile tutta l'emergenza, con concretezza e sicurezza; non è stato sottovalutato nulla. Tutte le persone che hanno avuto una potenziale vicinanza con le persone positive sono state messe precauzionalmente in quarantena".

E il paese è attivo e frequentato come sempre, persone al bar, dal giornalaio, a passeggio e in chiesa con una gran voglia di tornare alla 'normalità'.

"In chiesa i miei compaesani stamattina hanno rispettato tutte le restrizioni, compresa l'aspersione delle Ceneri e facendo la comunione".

Le scuole, anche a Portacomaro, riaprono mercoledì, l’ufficio postale di piazza Marconi, precauzionalmente chiuso nei giorni scorsi, è stato disinfettato e tornerà operativo domani.

Il giornalista Carlo Cerrato, portacomarese doc, scrive su Facebook "Portacomaro non è 'il paese del virus' né una landa desolata e sperduta come ha scritto qualcuno. È un paese piccolo,ma ben vivo con attività commerciali, turistiche, produttive, di ricerca e culturali di un certo rilievo".

Betty Martinelli

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