Sanità - 04 marzo 2020, 12:17

Coronavirus: Nursind Piemonte lancia l’allarme infermieri in isolamento

“Non aver previsto un’immissione massiccia di nuove risorse – argomenta il segretario regionale Francesco Coppolella – comporterà gravi conseguenze”

Francesco Coppolella

Francesco Coppolella

In una nota inviata ai giornali, Francesco Coppolella, segretario regionale Nursind Piemonte (Sindacato delle professioni infermieristiche), esprime “Grande preoccupazione per i colleghi impegnati in prima linea nei pronto soccorso ma non solo. Si moltiplicano i casi di pazienti risultati positivi e di conseguenza quelli di colleghi posti in isolamento domiciliare per essere venuti a contatto con loro. Situazione che ha visto coinvolti già diversi ospedali: Molinette, dove tutti i colleghi del turno pomeridiano di ieri sono stati posti in isolamento ad esempio o i colleghi del San Luigi anch’essi posti in isolamento domiciliare sempre nella giornata di ieri”.

Ci chiediamo chi coprirà i turni si chiede ancora Coppolella considerato anche che i carichi di lavoro continueranno ad aumentare e probabilmente anche gli infermieri che saranno posti in isolamento visto il rischio. Prenderemo infermieri dalle sale operatorie facendo saltare gli interventi? Prenderemo infermieri dai reparti senza poter poi assistere i degenti? Qual è la strategia dell’unità di crisi? Colleghi che non sono neanche potuti tornare a casa vivendo insieme ad altre persone e poste in isolamento in altri luoghi. Colleghi che hanno a casa persone con malattie croniche che rischiano di più”.

L’esponente sindacale definisce poi “atto irresponsabile” non aver previsto una massiccia e straordinaria immissione di infermieri, “poiché situazione ampiamente prevedibile e di cui ci assumerà le responsabilità se non si corre presto ai ripari”.

“Colleghi che non percepiscono neppure l’indennità di malattie infettive nonostante abbiano un rischio elevato – continua CoppolellaA fronte di una nostra richiesta, avanzata da tempo, arrivano solo elogi ed applausi di cui non sappiamo più che farcene. La celebre frase armiamoci e partire sembra calzare bene in questo caso”

“Sono stati annunciati letti di terapia intensiva e ospedali dedicati, ci chiediamo con quale personale - conclude il segretario Nursind - Noi non ci stiamo. E’ il momento di investire sulla più grande risorsa umana e professionale che sta gestendo questa emergenza. Se non ci saranno provvedimenti urgenti, pur comprendendo il momento, non esiteremo ad avviare, responsabilmente, azioni di protesta”.

Redazione

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A NOVEMBRE?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare 2024" su Spreaker.
SU