Viviamo in un posto bellissimo - 07 marzo 2020, 07:00

Viviamo in un posto bellissimo: grandi, piccoli valori

Nuova puntata di invito ad approfondire la conoscenza di luoghi ed opere che arricchiscono l’Astigiano, dedicata questa volta ai suoi tanti piccoli musei

Bustine di zucchero dal Museo di Nizza Monferrrato

Bustine di zucchero dal Museo di Nizza Monferrrato

Nel guardare i tantissimi musei minori di Asti e dell’Astigiano, minori per dimensione non certo per valore, la conferma che piccolo sia bello arriva subito, facile. Anche da noi, come in tutta Italia, il 90% dei musei è annoverabile nella definizione di piccolo, musei carichi di rapporti e legami con le comunità locali e con i territori. Vantaggi competitivi non certo da poco.

Girare per piccoli musei è spesso un’esperienza originale e memorabile, così accoglienti, nella loro piacevole vicinanza con il visitatore, e capaci di trasformare ogni visita in un’occasione relazionale nel valorizzare tradizioni e tipicità locali. Entrandoci è immediata la sensazione delle importanti potenzialità di attrattori turistici, come singoli e specialmente come insieme. Un ruolo chiave però l’abbiamo noi residenti, nel conoscerli, amarli e visitarli quali luoghi della comunità, per dar loro continuità e sopravvivenza.

Veniamo allora ad accennarne qualcuno dalle nostre parti, partendo da Asti, dove, non foste ancora passati a godere delle interessantissime collezioni del Museo del Palio, di quello Diocesano e del Museo degli Arazzi Scassa, appena Corona tornerà ad essere solo il nome di una birra...correteci.

In giro per l’Astigiano invece ce ne sono veramente tantissimi e me ne tocca, ahimè, fare scelta di racconto. Da nord a sud, partirei allora con il Museo Etnologico Missionario a Castelnuovo Don Bosco, pot-pourri di oggetti e racconti da tutto il mondo, a ruota di importanti periodi di ecumenismo. Poi, in qualche modo collegato, a Capriglio, il Museo Mamma Margherita, dedicato a Margherita Occhiena, madre di Don Bosco. Spostandoci più a sud, non scordate la Gipsoteca Gonetto, a Cinaglio, dove sono raccolte centinaia di copie in gesso delle principali opere della scultura europea, a celebrare il locale rapporto storico con questo materiale. E ancora, a Cisterna d’Asti, ecco il Museo delle Arti e dei Mestieri di un Tempo, molto ben allestito in una sede più che prestigiosa, l’antico ed imponente castello.

Anche per gli appassionati d’arte le opportunità sono varie ed imperdibili, a partire dal Museo d’Arte Sacra di Costigliole d’Asti e da quelli d’arte moderna e contemporanea a Mombercelli, il MusarMo, e a Nizza Monferrato a Palazzo Crova. Ultimi due accenni nell’area del varie ed eventuali, comunque fortemente legati all’Astigiano: a Cerro Tanaro il Museo della bicicletta Sarachet, al primo piano della stazione ferroviaria, con una spettacolare collezione di biciclette storiche, macchinari e accessori legati alla produzione di Guido Saracco, detto Sarachet; e infine il museo dello zucchero e del collezionismo di bustine di zucchero a Nizza Monferrato, sede di una delle aziende leader nel settore.

Insomma, tanti piccoli musei da visitare, ve ne foste perso qualcuno il suggerimento direi che è chiaro. Poi, passato ‘sto ciclone virologico, raccontiamoli e valorizziamoli, assieme a tutto il tantissimo resto, per ritrovare turisti, sempre più orgogliosi di vivere in questo posto bellissimo.

Davide Palazzetti

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