Attualità - 21 marzo 2020, 23:50

Coronavirus, Conte: "Chiuse tutte le attività che non producono beni essenziali per il Paese" [VIDEO]

La stretta alla vigilia della fase più acuta dell'epidemia. E sui danni per l'economia: "Il governo interverrà con misure straordinarie che ci consentiranno di rialzare la testa e ripartire"

Coronavirus, Conte: "Chiuse tutte le attività che non producono beni essenziali per il Paese" [VIDEO]

"La decisione assunta dal governo è di chiudere nell’intero territorio nazionale ogni attività produttiva che non sia assolutamente cruciale e indispensabile a garantirci beni e servizi essenziali”.

Così il premier Giuseppe Conte nel corso della conferenza stampa di questa sera, illustrando il nuovo giro di vite alle restrizioni vigenti per l’emergenza Coronavirus. Una misura che inizialmente avrebbe dovuto riguardare solo la Lombardia, ma ora estesa a tutta la penisola.

“Abbiamo stilato una lista dettagliata delle categorie economiche che producono servizi di pubblica utilità per il funzionamento dello Stato”, ha continuato, precisando subito che continueranno a rimanere aperti tutti i supermercati e i negozi alimentari. Così come le farmacie e parafarmacie, e i servizi bancari, assicurativi e finanziari.

Per tutte le altre attività produttive non essenziali, quindi, sarà consentito unicamente “lo svolgimento di lavoro in modalità smart working”.

“Una decisione - ha commentato Conte - che ci predispone ad affrontare la fase più acuta del contagio. E si rende necessaria oggi per contenere la diffusione dell’epidemia”. 

Infine, un incoraggiamento ai settori economici più martoriati dalla quarantena: “Lo Stato c’è, lo Stato è qui. Il governo interverrà con misure straordinarie che ci consentiranno di rialzare la testa e ripartire. Se dovesse cedere anche un solo anello della catena che stiamo costruendo, questa barriera di protezione verrebbe meno, esponendoci a pericoli più grandi per tutti. Non rinunciamo al coraggio e alla speranza nel futuro”.

Redazione

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