Con un piccolo ritardo sul consueto orario – ampiamente giustificato, come da lui stesso spiegato – il sindaco di Asti Maurizio Rasero ha tenuto l’ormai consueta diretta video finalizzata ad aggiornare gli astigiani sull’emergenza coronavirus.
“Buon inizio di primavera – ha esordito - avremmo voluto iniziarla in altro modo ma siamo qui a combattere. Si sta concludendo il primo giorno post ordinanza del ministero della Salute che pone tra l’altro il divieto di accesso ai parchi e aree giochi e il non poter andare nelle seconde case. Provvedimenti che, ve lo anticipo, verranno potenziate da decisioni attualmente al vaglio che la Regione adotterà nelle prossime ore”
LA REGIONE STA PER ASSUMERE PROVVEDIMENTI DI CONTENIMENTO DI PORTATA STORICA
“Il presidente Cirio alle 18.30 ha convocato d’urgenza i sindaci delle città capoluogo di provincia per dirci che, in considerazione dei numeri in aumento, la Regione sta andando verso decisioni storiche: si bloccheranno nelle tabaccherie monitor legati alle lotterie, si interverrà per la sospensione di tutti i mercati compresi quelli torinesi, verrà introdotto il limite di una persona a fare la spesa, con controlli della temperatura all’ingresso nei supermercati. Personalmente nel mio intervento mi sono detto favorevole a tutte le chiusure che la Regione riterrà opportune per contenere questa emergenza” “Il governatore Cirio – ha aggiunto – si è anche detto favorevole alla chiusura delle fabbriche, ma su quel fronte la competenza è governativa. Ribadisco, però, che se le proposte al vaglio della Regione passeranno, presto molte cose finora lasciate aperte verranno chiuse. E quelle che rimarranno aperte lo saranno perché di competenza governativa”.
NUMERI IMPRESSIONANTI, PREPARIAMOCI ALLE GIORNATE PIU' DIFFICILI
“I numeri di questa emergenza sono, a livello nazionale, impressionanti: non c’è stata, negli ultimi decenni, una tragedia di pari portata. Anche i numeri astigiani, dove oggi registriamo due decessi in più sul nostro territorio, sono preoccupantemente in salita e probabilmente i prossimi tre giorni saranno i più difficili della storia della nostra città dal dopoguerra ad oggi. La struttura ospedaliera si sta preparando per cercare di gestirli. Anche grazie al supporto di strutture come la casa di riposo, che sta mettendo a disposizione dei posti, separati da quelli in cui si trovano gli anziani, per ospitare persone che, pur infettate, vanno in miglioramento e non necessitano più di restare in ospedale. Il tutto nell’ottica di liberare dei posti per un possibile incremento di ricoveri nei prossimi giorni”.
LE DENUNCE NON CADRANNO NEL VUOTO: RIMANETE A CASA, NON ROVINATEVI LA VITA
“Le numerose denunce di questi giorni – ha ribadito Rasero – non cadranno nel dimenticatoio, quindi mi chiedo perché rovinarsi la vita, mettendo a rischio anche quella altrui, per violare delle norme che, per quanto a qualcuno possano apparire ridicole, si riveleranno fondamentali.
Per farvelo capire prendo ancora in prestito una favola di Esopo, nella quale un leone incontra un cervo molto vanitoso che si vantava delle sue splendide corna ma si lamentava delle sue rachitiche gambe. Un giorno il cervo vede un leone, si spaventa e scappa verso il fiume. Lo attraversa e ovviamente il leone non gli riesce a star dietro. In quel momento capisce l’importanza di quelle zampe cui non dava il giusto valore. Ecco perché queste limitazioni che oggi a qualcuno paiono ridicole si riveleranno fondamentali. Le notizie che arrivano dalla Regione sono drammatiche: i prossimi potrebbero essere i giorni più difficili della nostra storia moderna”.
Pertanto verranno adottati anche ulteriori accorgimenti, ad esempio per il trasporto pubblico: “Da lunedì potranno salire sui bus solo 10 persone alla volta, per distanziarsi nel migliore dei modi” “Intanto, come ANCI, abbiamo chiesto al governo risorse per supportare la nostra comunità e stiamo lavorando a dare risposte sui settori di nostra competenza come acqua e TARI”
La diretta si è conclusa con un ennesimo invito a non muoversi da casa: “Vi prego e vi scongiuro, per le persone che avete più a cuore, servono risposte mai date in precedenza. Non riesco a capire il menefreghismo di quanti non capiscono la gravità dei loro gesti. Restiamo a casa: prima riusciremo a uscirne e prima ripartiremo”.