Solidarietà - 01 aprile 2020, 17:41

Emergenza coronavirus: giunto alla Casa del Pellegrino di Villanova il primo dei pazienti che non necessitano più di ospedalizzazione, altri seguiranno

“Non abbiamo avuto titubanza nel dire sì”, ha specificato il sindaco Giordano richiamando polemiche sorte un mese fa quando si ipotizzò di ospitarvi gli anziani di ritorno da Alassio

Emergenza coronavirus: giunto alla Casa del Pellegrino di Villanova il primo dei pazienti che non necessitano più di ospedalizzazione, altri seguiranno

Christian Giordano, sindaco di Villanova d’Asti, informa che il Comune ha dato disponibilità ad ospitare sul proprio territorio persone in fase di guarigione da infezione da Covid-19 e vengono dimesse dall’ospedale per finire il processo di degenza non più nei reparti, vista la necessità di posti letto.

“E’ già arrivato il primo ospite, nella struttura di proprietà della Diocesi di Asti e per domani è previsto l’arrivo di altri due pazienti – spiega il primo cittadino villanovese – Così come un mese fa (il riferimento è all’ipotizzato, e poi sfumato, trasferimento presso la struttura della comitiva di anziani astigiani ospiti degli hotel di Alassio in quarantena, ndr.), anche oggi, il territorio si dimostra disponibile a sostenere le difficoltà delle persone in difficoltà, con un profondo gesto di solidarietà, per via, certamente, della volontà del vescovo di Asti Marco Prastaro. Presumibilmente nei prossimi giorni, questa struttura continuerà ad essere da sostegno all’Ospedale di Asti, per alleggerire il Cardinal Massaia”.

Non abbiamo avuto nessun dubbio e nessuna titubanza nel dire di sì ha aggiunto Giordano –, anche come intero consiglio comunale; del resto, il sottoscritto è da 8 anni che ricorda quanto sia importante fare in modo che le nostre realtà possano essere da sostegno per alleggerire i pronto Soccorso ed in generale le strutture ospedaliere del capoluogo di provincia”.

“Riteniamo che avere una rete funzionante sia assolutamente fondamentale anche per affrontare le emergenze in queste settimane nelle quali i contatti si fanno complessi e più difficili. Siamo certi che gli organi regionali sapranno comprendere, quando questa emergenza terminerà, del perché ci siamo battuti con tutte le nostre forze per garantire i servizi di prossimità ed avranno la capacità di valorizzare i presidi territoriali con occhi diversi rispetto a come soltanto un paio di mesi fa, hanno valutato”.

“Purtroppo - non è tempo per la polemica ma solo per una riflessione - avevamo ragione, semplicemente non eravamo compresi”, conclude Giordano

G. M.

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